Interviste

CONFERENZA – Inzaghi e Calhanoglu alla vigilia di Inter-Benfica

Inzaghi e Calhanoglu sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Inter-Benfica. L’allenatore e il centrocampista hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 15. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

15.29 Finisce qui la conferenza di Inzaghi e Calhanoglu, alle 18.15 parleranno Schmidt e un giocatore del Benfica.

È speciale affrontare Rui Costa da presidente del Benfica?

Ho dei bellissimi ricordi da giocatore, grazie ai ragazzi ho degli ottimi ricordi da allenatore perché l’anno scorso siamo stati protagonisti in questa competizione. Rui Costa è stato un grande avversario e un compagno di mio fratello al Milan, che me ne ha parlato tantissimo come persona. Non sono stato tantissimo con lui, ma quando ci siamo visti da avversari in campo è stato un piacere parlare di calcio.

Nello scatto da leader di Lautaro Martinez c’è anche l’aver salutato Dzeko e Lukaku?

Il tempo lo dirà. Per quanto riguarda Lautaro Martinez ha fatto due grandi anni, quest’anno ha iniziato meglio e vogliamo che faccia una grande stagione come le ultime due. Chiaramente sfrutterà le palle che gli porteranno i suoi compagni, perché gioca in una grande squadra e ci alleniamo continuamente perché la palla arrivi ai nostri attaccanti.

Sarri si è lamentato molto del calendario. Per Inzaghi è la stessa cosa? Bastoni, Mkhitaryan, Dimarco e Lautaro Martinez hanno beneficiato del riposo parziale o totale di sabato?

Per quanto si gioca è tantissimo, ma era così già lo scorso anno. Noi chiaramente ci dobbiamo adeguare, l’unica difesa è per noi allenatori ruotare per far sì che i giocatori si possano alternare e prevenire infortuni, che ci sono in tutte le squadre. Dobbiamo avere la necessità di sfruttare tutti i giocatori a disposizione: in queste partite ho cercato di alternare, adesso ci mancano due partite importantissime come Benfica e Bologna prima della sosta. Lì avrebbero potuto recuperare per una settimana, invece avremo tantissimi giocatori che andranno a difendere i colori delle loro nazionali con grandissimo orgoglio.

Si parla molto della stanchezza, perché si gioca spessissimo. Stasera niente ritiro perché serviva scaricare mentalmente?

Assolutamente sì, perché abbiamo avuto le ultime tre partite tutte in settantadue ore. È la terza partita, abbiamo avuto viaggi con Real Sociedad ed Empoli dopo il derby più la trasferta di Salerno. Ci siamo allenati stamattina e abbiamo fatto bene, domani mattina ci rivedremo alla colazione e faremo la rifinitura dove sceglierò chi andrà in campo.

Secondo Inzaghi su cosa l’Inter può ancora crescere?

Per quanto riguarda la partita di Salerno abbiamo approcciato bene, creando nei primi venti minuti parecchie situazioni per andare in vantaggio. Poi, non essendo andati in vantaggio, nei minuti successivi abbiamo sofferto. Ma poi abbiamo vinto e siamo soddisfatti: era una partita non semplice con la Salernitana, venivamo dal Sassuolo e in due giorni e mezzo dovevamo organizzarla.

Un giudizio sulle – nuove – parole di Sacchi di Inter legata alle individualità?

Con Sacchi abbiamo vedute diverse sull’Inter, tutti possono esprimere il loro giudizio sul calcio. Sono soddisfatto del percorso e di quello che stanno dando i ragazzi, in questi due anni abbiamo fatto buone cose. Quello che promettiamo è dare tutto nelle partite che giochiamo, speriamo siano tante come in questi due anni.

Inzaghi, considerate anche lo spirito di vendetta che può avere il Benfica? Qual è la cosa più bella vista dall’Inter finora?

Per quanto riguarda la cosa più bella nostra è come stanno insieme i ragazzi, come si allenano dal 13 luglio. C’è grandissima partecipazione, tutti i ragazzi ogni allenamento vogliono mettermi in difficoltà per le scelte come è giusto che sia. Poi nelle prime quattro settimane abbiamo avuto tantissimo tempo per preparare le partite, adesso ci sono tante partite ravvicinate e si recupera allenandoci giocando. Per quanto riguarda il Benfica arriva da una vittoria come l’Inter: c’è entusiasmo, chiaramente loro hanno vinto il Classico con il Porto e noi una partita importante a Salerno. Arriveranno due grandi squadre che si sono affrontate già ai quarti, con grandi qualità. Abbiamo cambiato tanto sia noi sia loro, sarà una bella partita.

Che il Benfica abbia perso alla prima li spingerà ad attaccare di più o a coprirsi?

Questo bisogna chiederlo all’allenatore del Benfica. Ha perso la prima partita in modo inaspettato e immeritato, perché ha creato tantissimo. Si è trovato davanti una squadra che corre tantissimo, ma l’avevo detto alla vigilia: sarà un gruppo molto equilibrato perché in quarta fascia la Real Sociedad è la squadra che, assieme al Newcastle United, tutti volevano evitare. Abbiamo toccato con mano sul campo quanto la squadra spagnola sia forte, è uno dei gironi più equilibrati di tutti.

Quando tornano Frattesi e Sensi?

Per quanto riguarda domani nessuno. Sensi ha un problema che penso lo riavremo dopo la sosta, per Frattesi stiamo lavorando se possa essere disponibile per il Bologna sabato. C’era qualche speranza già per questa partita, però insieme allo staff medico abbiamo deciso di non rischiarlo. Meglio non averlo a disposizione per un paio di partite che perderlo per un lungo periodo.

Quali differenze ci sono tra il Benfica di questa stagione e quello della scorsa?

Il Benfica è una grandissima squadra. Come differenze è cambiato qualche giocatore: c’è il portiere nuovo, i mediani sono diversi, c’è Di Maria e il centravanti è cambiato con Musa e Cabral che si alternano. Hanno cambiato qualche giocatore che gli dà delle qualità, come Di Maria che conosciamo tutti. I princìpi di gioco sono gli stessi, sappiamo di dover fare una partita molto intensa perché il Benfica è un’ottima squadra.

Quali meriti si dà Inzaghi sulla crescita di Lautaro Martinez?

Per i meriti personali lo dovrà dire il ragazzo. Quello che posso dire di Lautaro Martinez è che come giocatore lo conoscete tutti: un giocatore che nei miei primi due anni è stato fantastico e quest’anno è partito ancora meglio. A differenza del giocatore c’è l’uomo, che ha un impegno totale tutti i giorni massimo e un grandissimo senso d’appartenenza all’Inter. Che in vari momenti, anche quest’anno, ha fatto la differenza.

Cuadrado è pronto?

Si è allenato oggi, dalla partita col Milan non si allenava più per una tendinite fastidiosa. Oggi primo allenamento in gruppo, non abbiamo fatto tantissimo ma quello che ha fatto l’ha fatto bene. È convocato, per l’inizio devo ancora fare valutazioni e vedere i dati dell’allenamento. Lui è un giocatore importantissimo, che dopo le ultime partite c’è venuto a mancare.

Preoccupa un po’ aver sofferto sugli esterni nelle ultime partite? Anche il Benfica gioca molto lì.

Senz’altro sarà una partita impegnativa. Incontriamo una squadra che gioca ad altissima intensità, che come l’Inter ha vinto tutte le partite in campionato eccetto una. Ha già vinto la Supercoppa, è una squadra che si conosce e ha lo stesso allenatore cambiando due-tre giocatori. I princìpi sono quelli visti l’anno scorso, una squadra che ha perso la prima di Champions League rimanendo in dieci dal 15′ ma ha avuto tantissime occasioni e avrebbe meritato qualche altro risultato.

15.14 Finisce Calhanoglu, ora Inzaghi.

Sei diventato uno dei migliori play in Europa e sostituirti non è facile: cosa dici ad Asllani, da giocatore esperto?

Io e lui abbiamo un bel rapporto, dal primo anno che è venuto qua ho parlato tanto con lui perché ha qualcosa di particolare: tanta qualità. Quello che ci diciamo deve rimanere fra di noi, però se volete sapere quello che gli dico sempre è di dare in allenamento il massimo, essere più aggressivo e con più fame anche nei duelli. Lui sta imparando e migliorando, è un bravissimo ragazzo che sente, ascolta e prova.

Ex Milan ma sei uno dei più amati della tifoseria nerazzurra, addirittura la Curva Nord ha fatto un coro personalizzato. Com’è scattato questo feeling tra Calhanoglu e la gente?

Questo feeling purtroppo non si può spiegare, si può solo vivere in quei momenti. Quando sei in campo, quando senti la gente che ti dà una forza incredibile ci sono delle emozioni non solo per me ma anche per la mia famiglia. Mia mamma a casa ha pianto, era felice e orgogliosa di questo così come mia moglie. Io darò sempre tutto per questa maglia, non mi dimenticherò mai la mia prima giornata all’Inter come mi hanno dato una grande mano. Arrivare dal Milan all’Inter sapete com’è: ringrazio tutti per la forza e quello che mi danno.

L’Inter è favorita per questa partita col Benfica?

In Champions League tutte le partite sono sempre difficili. Favoriti sono tutti quelli che ci sono nel gruppo, sono tutti forti e non c’è una favorita. Con il mio ex allenatore Schmidt sì, ci siamo sentiti già tante volte: sono contento di rivederlo domani, l’ultimo messaggio da lui era quando eravamo in finale e mi aveva scritto che sperava che vincessi la coppa. Purtroppo non è successo. Lui è una grande persona per me, è stato molto importante per la mia crescita al Leverkusen. Sono contento per Kokçu e il suo trasferimento al Benfica, di grande valore: è un bravissimo giocatore e un bravissimo uomo. Noi giochiamo in nazionale, sono contento per lui e per quello che fa adesso al Benfica.

Calhanoglu, sei da tanti anni in Italia e ora hai anche un commissario tecnico italiano nella Turchia.

Prima di tutto questo voglio ringraziare il nostro ex allenatore Stefan Kuntz. Il calcio è così, lui ha fatto un grande lavoro. Abbiamo già parlato al telefono io e mister Montella, voleva un po’ di feedback della squadra e com’è la situazione della nostra nazionale. Ho avuto lui nel mio primo anno al Milan, lo conosciamo già. Sono contento, perché avere un allenatore italiano è sempre bello: il calcio in Italia è sempre più avanti.

Oltre al portiere, la novità del Benfica è Di Maria.

Lui è simile a Berardi, dobbiamo stare attenti perché Di Maria ha grandi qualità e giocato grandi partite. Ma non solo lui: in tanti sono molto forti. Saranno importanti i dettagli in campo.

Davanti alla difesa hai un’attenzione più particolare nei confronti degli avversari?

Certo che l’attenzione è sempre più alta, perché devi dare una mano in fase offensiva e difensiva. Io cercherò sempre di stare attento, ma allo stesso momento sono tranquillo perché non mi metto così tanta pressione. Con grande intelligenza darò una mano ai miei compagni.

Nelle ultime partite si è visto che gli avversari hanno provato a fermare il centrocampo dell’Inter. Per Calhanoglu quali sono le contromisure da attuare?

C’è sempre tanto da migliorare, io in questi due anni mi sono migliorato in tante cose. Abbiamo analizzato queste partite, il nostro mister e il suo staff analizzano le partite: noi faremo in campo tutto quello che dicono. Ci danno sempre una grande mano, poi certo vogliamo sempre rubare palla in mezzo: è il mio punto di vista e il mio obiettivo. Poi dobbiamo sempre verticalizzare il gioco.

Domani può essere già decisiva?

Sì, sono d’accordo. Noi vogliamo vincere questa partita, sappiamo che servono i punti. Come ho detto prima ci siamo preparati bene, abbiamo scaricato due giorni e siamo pronti ad affrontare questa partita domani. Sappiamo che non sarà facile, però daremo tutto in campo domani coi nostri tifosi che aspettano. Con il loro carico sicuramente faremo una bella gara.

L’ultima vittoria può caricare?

La nostra mentalità è sempre la stessa, siamo sempre pronti. I nuovi arrivati sono veramente forti, c’è un bel gruppo in spogliatoio e un bel clima. Noi non vogliamo mollare mai: l’anno scorso abbiamo fatto qualche errore contro le piccole, invece quest’anno siamo sempre preparati e sempre sul pezzo.

Quanto vi sentite cresciuti dopo la stagione scorsa? Che difficoltà comporta riaffrontare il Benfica?

L’anno scorso siamo arrivati in finale, purtroppo non abbiamo portato la coppa a casa però sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e di quello che siamo. Siamo forti e lo sappiamo, abbiamo migliorato tante cose l’anno scorso mentre in questo abbiamo iniziato molto bene in campionato, con uno scivolone col Sassuolo dove abbiamo perso. Però ci può stare, giocando ogni tre giorni: il nostro gruppo è pronto per questa sfida. L’anno scorso non ho giocato col Benfica perché ero infortunato, al ritorno invece sono entrato. Per domani non so ancora se giocherò, decide il mister. Il Benfica ha grandi individualità e un mio ex allenatore, che ho avuto tre anni a Leverkusen: non vedo l’ora di affrontarli domani.

15.01 Si comincia con Calhanoglu.

14.45 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Inter-Benfica, partita in programma domani alle ore 21 allo Stadio Giuseppe Meazza e valida per la seconda giornata del Gruppo D di Champions League. Con lui ci sarà anche Hakan Calhanoglu. Nell’attesa leggi gli aggiornamenti sulle condizioni di Juan Guillermo Cuadrado.

© Inter-News.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Inter-News.it) e il link al contenuto originale


Se sei un interista vero, allora non puoi fare a meno di entrare nella famiglia Inter-News.it diventando a tutti gli effetti un membro attivo del nostro progetto editoriale! Per farlo basta semplicemente compilare il form di iscrizione alla nostra Membership - che è rigorosamente gratuita! - poi a contattarti via mail per darti tutte le istruzioni ci penseremo noi dopo il ritiro della INs Card personale! E se nel frattempo vuoi chiederci qualsiasi cosa, non perdere altro tempo: contattaci direttamente attraverso la pagina dedicata, che puoi raggiungere dal nostro sito come sempre con un click.


Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Rilevato Ad Block

Inter-News offre un servizio gratuito ai suoi lettori, a cui non chiediamo nulla, e si regge solo sulla raccolta pubblicitaria. Se usi un Ad Blocker ci impedisci di reperire i fondi necessari al mantenimento della struttura e al pagamento della redazione. Per cortesia, se ti piace Inter-News, disabilita il tuo Ad Blocker per questo sito. Grazie e buona lettura.