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Cruz: «Inter-River Plate? Lautaro Martinez ha ragione! Lui leader»

Julio Ricardo Cruz parla di Inter-River Plate, prossima sfida al Mondiale per Club. L’ex attaccante argentino stravede poi per Lautaro Martinez.

DUE CLUB STORICIJulio Cruz ha giocato sia per l’Inter che per il River Plate. Ecco cos’ha detto a Olé quando è uscito il sorteggio: «Ero felice perché sono due grandi club dove ho vissuto cose fantastiche e momenti indimenticabili. Al River Plate ho vinto il campionato per la prima volta quando sono arrivato dal Banfield, ed è stato qualcosa di unico per me perché, oltretutto, c’erano grandi giocatori in quella squadra; ci siamo divertiti e siamo persino scesi in campo pensando a quanti gol avremmo segnato. E all’Inter ho avuto un periodo in cui abbiamo voltato pagina, abbiamo iniziato a vincere e abbiamo fatto la storia. Entrambi i club, senza dubbio, mi hanno lasciato il segno».

LA SFIDA – Sempre Cruz sulla sfida di Seattle: «Sia ​​l’Inter che il River Plate devono vincere. Sono d’accordo con quello che ha detto Lautaro, che le squadre sudamericane, quando hanno la possibilità di giocare contro le squadre europee, danno il massimo. E mentre l’Inter ha dimostrato di recente di essere una delle migliori al mondo, arriva da una stagione con tante partite e, dopo aver perso la finale di Champions League, ha avuto solo pochi giorni di riposo prima del Mondiale per Club. Questo potrebbe creare una maggiore parità con il River Plate, che, con un allenatore eccellente come Gallardo, ha già dimostrato di poter giocare alla pari con chiunque».

Cruz sulla stella Mastantuono e sul leader Lautaro Martinez

MASTANTUONOCruz non ha dubbi sul 17enne acquistato dal Real Madrid: «Mi sarebbe piaciuto vederlo all’Inter, ma il prezzo era troppo alto per il club. Ha 17 anni, ma la sua testa non dimostra di averne 17: è un ragazzo che sa esattamente cosa vuole . Non lo vedo fare commenti inappropriati; è molto concentrato, molto serio».

LEADER – Infine, Cruz chiude con un elogio al capitano dell’Inter: «Lauti è un giocatore chiave, un goleador e un capitano, proprio come lo è per la Nazionale. È così legato al club e ha un senso di appartenenza così forte che non ha mai accettato offerte da altre squadre. Sta facendo molto bene all’Inter, i tifosi lo adorano e il Toro ha un’umiltà e una voglia di continuare a raggiungere traguardi importanti che nemmeno i soldi lo hanno influenzato. Spero che possa rimanere a lungo e raggiungere tutto ciò che desidera con questa maglia».

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