Ronaldo, parla Gaspart: «Qualcosa andò storto e l’Inter pagò la clausola»
Ronaldo all’Inter, non una trattativa semplice per l’Inter che approfittò della clausola. Rinnovo vicino con il Barcellona ma qualcosa andò storto, ne parla Joan Gaspart, vicepresidente del Barcellona nel 1997.
LA CLAUSOLA – Ronaldo aveva una clausola, facilmente pagabile da terzi. L’Inter si interessò al giocatore (vedi parole di Moratti), ma la volontà del Barcellona era quella di rinnovare il contratto. Ne parla Joan Gaspart: «La clausola era alta in quel momento ma il calcio cambia continuamente. L’Inter sapeva che acquistava un giocatore che non avrebbe potuto prendere direttamente come abbiamo fatto noi. Usò questa formula che era possibile pagando la clausola, dopodiché non potevi fare altro che accettare. Questa è una dimostrazione ulteriore che con il rappresentate di Ronaldo eravamo d’accordo nel continuare il rapporto».
VICINO AL RINNOVO – Ronaldo fu a un passo dal rinnovare il suo contratto con il Barcellona, così come raccontato anche dal suo agente (vedi articolo), ma qualcosa secondo Gaspart andò storto: «Siamo arrivati a un accordo, abbiamo scritto il contratto dopo aver accettato alcune condizioni. Erano già le 14, decidemmo di andare a mangiare di fianco l’ufficio dove eravamo riuniti. Brindammo con Champagne perché eravamo contenti, e il più contento di tutti era Ronaldo. Durante il pranzo uno dei rappresentati (Branchini, ndr) si alzò per andare a parlare con Moratti, quei venti minuti furono fatali per la permanenza di Ronaldo. Qualcosa però andò storto: dopo aver accettato diverse condizioni, poi e inizi a vedere che il punto e la virgola non ti piacciono, allora serve poca esperienza per capire che c’era qualcosa che non andava».