Eriksen (e Gomez), tutto fermo. L’Inter deve decidere negli ultimi 5 giorni
Eriksen è sul mercato da tempo ma le condizioni proposte finora non vanno bene all’Inter. Che eventualmente dovrà garantire un sostituto numerico a Conte, anche con caratteristiche diverse. Si deciderà tutto negli ultimissimi giorni di gennaio
ADDIO COMPLICATO – La situazione Christian Eriksen non si sblocca oggi né lo farà domani. Bisogna aspettare almeno il day after del Derby di Milano di Coppa Italia. Ed eventualmente accettare, controvoglia, la proposta di prestito gratuito se l’acquirente garantirà quantomeno il pagamento totale delle ultime cinque mensilità lorde del contratto in essere. Anche per questo si parla di possibile chance per il centrocampista danese a Udine, domani. Addirittura dal 1′. Le condizioni dell’Inter per la cessione sono note da tempo e solo i tempi strettissimi possono favorire uno dei club inglesi interessati. L’ultimo in ordine di tempo è il Leicester City (vedi articolo).
SWITCH TRA SCONTENTI – In casa interista la situazione, però, non è cambiata per nulla rispetto alle ultime settimane. Tutti lo vogliono solo con i soldi dell’Inter e Antonio Conte lavora con il danese dal punto di vista tattico (vedi articolo). E se le proposte non cambieranno negli ultimi cinque giorni di mercato, difficile credere che l’Inter possa partecipare parzialmente al pagamento del suo ingaggio. Anche perché, cedendo Eriksen in prestito, bisogna far entrare un sostituito numerico a costo zero. Complicato arrivare a un regista che possa fare il vice di Marcelo Brozovic (vedi focus). Il nome buono sul mercato delle occasioni (leggi “separati in casa”) è sempre quello di Alejandro “Papu” Gomez, nonostante il muro dell’Atalanta alla cessione in Italia. Anche in casa atalantina non è cambiato nulla negli ultimi giorni ma potrebbe stravolgersi tra il 27 e il 30 gennaio, possibilmente non 31. Papu Gomez attende una chiamata dall’Inter (vedi articolo), che aspetta prima di capire cosa fare con Eriksen. E un cenno dalla Cina, perché senza il via libera di Suning a gennaio non entra (e non esce) nessuno. Nemmeno gratis. Ecco perché oggi è ancora tutto fermo.