Inter, 10 giocatori vivranno gli ultimi 17 giorni in modo diverso – TS

I prossimi 17 giorni dell’Inter saranno decisivi: i nerazzurri si giocano tutto sia in Serie A che in Champions League. E dieci giocatori, scrive Tuttosport, hanno qualcosa in comune.
DESTINO – Diciassette giorni: da oggi mercoledì 14 maggio, ripresa degli allenamenti post Torino-Inter e riapertura concreta della corsa scudetto, fino a sabato 31 maggio, giorno della finalissima di Champions League contro il PSG a Monaco di Baviera. In mezzo tre partite più un eventuale spareggio. Le tre gare sicure sono Lazio, Como e appunto PSG. L’Inter si gioca tutto: scudetto e Champions League. O saranno due titoli o zero. Oppure uno solo. Insomma, il destino dei nerazzurri si deciderà in questi ultimi 17 giorni. E ci sono dieci giocatori, sottolinea Tuttosport, che vivranno queste ultime settimane con uno spirito particolare, ossia: Simone Inzaghi, Lautaro Martinez, Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Hakan Calhanoglu, Federico Dimarco, Denzel Dumfries, Matteo Darmian, Stefan de Vrij e Joaquin Correa.
I dieci dell’Inter in campo sia nell’amarezza del 2022 che in quella del 2023
RIVALSA – Tuttosport si chiede cos’hanno in comune questi giocatori e la risposta è lo spirito di rivalsa. Rivalsa per lo scudetto del 2021-22 perso contro il Milan e per la Champions League della stagione 2022-23 svanita col Manchester City. In entrambi i casi, questi dieci giocatori erano presenti e hanno vissuto quei momenti in prima persona. Oggi come nel 2022, parlando di scudetto, l’Inter si ritrova praticamente nella stessa condizione, anche se il distacco in quel caso era di due punti e non di uno solo (in attesa dell’ultima giornata). Il 22 maggio l’Inter vinse con la Sampdoria 3-0 grazie ai gol di Ivan Perisic e Correa (doppietta), ma lo stesso fece il Milan col Sassuolo, vincendo il titolo. In quella partita con la Samp (oggi in C), tutti e dieci erano presenti in campo, eccetto Darmian che rimase in panchina. Il 10 giugno dell’anno dopo, i nerazzurri, seppur giocando benissimo, persero la finale da sfavoriti col Manchester City di Guardiola. In quel caso, rimasero in panchina i soli de Vrij e Correa. Ora la doppia resa dei conti.
Fonte: Tuttosport – Federico Masini