Dybala: “Sto bene, ma mi è mancata aria. Gol all’Inter momento più bello”
Dybala è il protagonista della sesta puntata di “A Casa con la Juventus”, in onda su YouTube. Il numero 10 della Juventus, risultato positivo al Coronavirus (vedi articolo), parla delle sue condizioni di salute ma anche del suo ultimo gol all’Inter prima della sospensione del campionato
CONDIZIONI – Paulo Dybala è risultato positivo al Coronavirus, ma ora assicura di stare meglio: «Sto bene, molto meglio dopo alcuni sintomi forti che ho avuto un paio di giorni fa. Oggi mi trovo già molto meglio, senza sintomi. Sto provando anche a iniziare gli allenamenti perché negli ultimi giorni mi mancava l’aria, dopo cinque minuti sentivo il corpo pesante, dovevo fermarmi. Per fortuna ora sia io che la mia ragazza stiamo meglio».
ZERO DUBBI – Quando la Juventus iniziò ad interessarsi a lui, in corsa c’era pure l’Inter. Dybala però non ha mai avuto dubbi: «Io me lo ricordo come se fosse ieri, ero a casa mia a Palermo con mia mamma. Si parlava molto di me, di quello che poteva succedere. C’erano tante squadre che mi stavano chiamando, tanti allenatori. Io però aspettavo perché sapevo che prima o poi sarebbe arrivata una chiamata alla quale avrei detto di sì. Un giorno dopo pranzo mi suona il telefono e il mio procuratore mi dice che ci avrebbe chiamato Fabio Paratici. Ho parlato con lui e mi disse che volevano fare tutto il possibile affinché arrivassi alla Juventus. Quando ho chiuso sono andato ad abbracciare mia mamma dicendole che volevo andare solo lì».
MOMENTO UNICO – Per finire Dybala elegge l’ultimo gol segnato all’Inter momento più bello con la maglia bianconera: «Il momento più bello con la maglia della Juventus? L’ultimo gol, anche se sarebbe stato più bello con tutti i tifosi allo stadio. Ho festeggiato con i miei compagni, è stato un momento incredibile. Abbiamo fatto una partita clamorosa. Con Aron Ramsey ci troviamo sempre, sapevo che se gli davo la palla lì lui poteva ridarmela, anche perché il difensore non aveva chiuso bene. Appena ho ricevuto la palla sapevo che sarebbe rimasta lì e avrei potuto prendere il tempo a Samir Handanovic».