Capello: «Inter, giocatori gesticolano: Inzaghi intervenga! Un’evidenza»
L’Inter stasera affronta il Barcellona di Xavi Hernandez nel match valevole per la terza giornata della fase a gironi di Champions League (QUI le ultime). Capello, ospite negli studi di Sky Sport, ha ben chiaro come la squadra di Inzaghi potrebbe provare a far male ai blaugrana. L’ex allenatore dice poi la sua sul nervosismo in campo
COME FAR MALE – L’Inter può provare a far male al Barcellona? Secondo Fabio Capello c’è un modo, anche se complicato visto lo stato di forma attuale dei nerazzurri: «Come può battere il Barcellona? Speriamo ma la vedo difficile. La cosa che deve fare è avere la forza di cercare di recuperare la palla. Quando il Barcellona arriva ad una certa posizione sulla trequarti, l’Inter deve stare attenta perché li hanno qualità ma nello stesso tempo hanno la possibilità di andare in contropiede. Quando recupera la palla l’Inter deve essere velocissima a ripartire e andare in verticale. Barella deve essere Barella perché può essere il punto di forza. Devono essere bravi a giocarla in avanti facendo sì che il Barcellona faccia fatica a piazzarsi».
CALMA – Prosegue Capello: «Ci vuole pazienza, loro sicuramente terranno la palla al 60% ma bisogna avere la forza e la pazienza di aspettare. Se li vai a pressare lasci lo spazio a loro che hanno gente con tanta tecnica. E soprattutto hanno un centravanti. Ci sono le due famose squadre che hanno inventato un certo tipo di gioco, il ‘Guardiolismo’: una ha preso Lewandowski e l’altra Haaland, quindi tutta la storia sul false nueve è una gran balla perché se vogliono rivincere la Champions League devono avere il grande centravanti».
GESTICOLARE – Capello termina la sua analisi spiegando cosa intravede negli atteggiamenti dei nerazzurri: «Frattura tra Inzaghi e alcuni calciatori? Io vedo una cosa: vedo i giocatori che quando un compagno sbaglia invece di aiutarlo gesticolano. Questa è la cosa peggiore che un allenatore possa vedere, vuol dire che non hanno voglia di aiutare il compagno. Adesso all’Inter rischiano poco, giocano laterale e non con la velocità dell’Inter dello scudetto. Puntare gli occhi verso la panchina? È evidente che non ci sia un grande feeling tra allenatore e squadra, ma queste partite sono così importanti che tutte queste cose non si vedono. Qui sei dentro o fuori e riusciranno a dare quello che possono dare. Però quando vedo sbracciare davanti a un errore, mi cadono le braccia. L’allenatore deve intervenire in queste cose perché tu involontariamente colpevolizzi il tuo compagno davanti al pubblico».