Interviste

CONFERENZA – Inzaghi e Mkhitaryan alla vigilia di Inter-Salisburgo

Inzaghi e Mkhitaryan sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Inter-Red Bull Salisburgo. L’allenatore e il centrocampista hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 14. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).

14.23 Finisce qui la conferenza di Inzaghi e Mkhitaryan, alle 18 quella del Salisburgo con Struber e un giocatore.

Inzaghi, vede una differenza di condizione fra chi va in nazionale e chi rimane ad Appiano Gentile durante la sosta?

Chiaramente l’allenamento è differente, perché non ci sono viaggi e non ci sono partite. I pochi ragazzi che sono rimasti qua si sono allenati nel migliore dei modi, anche sabato nel cambio di Lautaro Martinez è stato inserito Klaassen perché è rimasto qua e si è allenato con grandissima voglia. Per l’ultimo quarto d’ora ho preferito inserire Klaassen e non Sanchez, che è arrivato con sei ore di fuso orario e uno scalo in Cile in un volo dal Venezuela di quindici ore. Ogni allenatore deve pensare alle energie fisiche e mentali dei giocatori.

Che Sommer sappia parare l’abbiamo visto anche a Torino. Rispetto a Onana è cambiata anche la tipologia di allenamento sulla costruzione?

No, sono rimasti gli stessi princìpi di gioco. Qui all’Inter, con Handanovic e Onana, eravamo abituati molto bene ma è stato scelto Sommer anche per quello. Yann è un ottimo protagonista che coi piedi è bravissimo, si sta inserendo al meglio nei nostri princìpi. Poi l’Onana di settembre non è quello che ha chiuso a maggio, le qualità tecniche le aveva da sempre ma con l’allenamento e l’aiuto di Handanovic è cresciuto tantissimo. Sommer ha delle ottime qualità tecniche, sta capendo i nostri princìpi così come Audero e siamo contenti per la scelta fatta.

Lautaro Martinez da Pallone d’Oro?

Chiaramente sì, per il percorso fatto e i premi vinti. Ci dev’essere lì, in quella notte, non credo vincerà ma si sta meritando tutto quello che sta avendo per quanto ha fatto in questi due anni con me. Oltre a questo inizio nei due anni con me ha fatto molto bene.

Dal punto di vista tecnico cosa manca a Pavard per diventare il Bastoni della destra?

Siamo molto contenti di Pavard, e sono molto contento. È un giocatore perfetto nel nostro sistema, lo volevamo fortemente e siamo molto contenti della scelta fatta. Nella partita in casa col Bologna ha fatto molto bene in quel ruolo dove è riuscito a inserirsi e andare, col Torino meno ma veniva da novantacinque minuti con la propria nazionale. In quel momento, con la scelta di Dumfries, dovevo togliere lui o Darmian: in nazionale non aveva giocato, si era allenato un giorno più di Benji e ho deciso di tenere lui. Ma Pavard va benissimo.

Inzaghi, ultimamente le è capitato molto meno di perdere la voce dopo le partite.

Chiaramente mi capitava, adesso mi sta capitando meno ma quest’anno mi è capitato una volta durante la settimana. Sto cercando di migliorarmi, perché ho questo problema ma ci sto lavorando.

C’è il rischio che la squadra possa spaventarsi dal fatto che in questa fase della stagione tutto conti già tanto?

La concentrazione deve essere sempre massima. Sono passate undici partite, siamo a un quarto del campionato e ce ne sono tantissime davanti. Dovremo essere bravi a non guardare a cinque giorni ma a domani, come abbiamo fatto tante volte sapendo che gli avversari possono creare delle insidie, che sia il Salisburgo o il Bologna e così via.

Il Salisburgo sembra essere più adatto a giocare in trasferta.

È una squadra che gioca bene a calcio, che ha un modulo molto aggressivo come il 4-3-1-2, anche se nella partita che abbiamo fatto di precampionato hanno giocato con un modulo differente. Al di là del 4-3-1-2 con noi in Austria giocarono col 4-2-3-1: è una squadra aggressiva, che quando è in possesso verticalizza su questi attaccanti fisici. Bisognerà fare una partita da vera Inter.

Inzaghi, teme particolarmente questa partita?

Come tutte. Questa ancora di più, perché chiaramente in un girone così complicato come questo che è uscito, con la Real Sociedad in quarta fascia che abbiamo visto tutti che squadra è, sappiamo che ogni partita sarà molto importante. Ci vorrà grandissima concentrazione, ma i ragazzi lo sanno: il tempo non è tanto, come non lo sarà per i nostri avversari per prepararla.

Nelle rotazioni ci potrebbero essere Dumfries a destra e il ritorno di Carlos Augusto per Dimarco?

Per quanto riguarda i quinti sono chiaramente quelli che spendono più di tutti quanti, per sistema e modulo. Chiaramente cercherò sempre di cambiarli, perché abbiamo la necessità di averli. Purtroppo in questo momento ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto bene e poi ha avuto questa infiammazione che non lo lascia lavorare come vorrebbe. Fortunatamente ho Darmian, che ha fatto il terzo l’anno scorso perfettamente e in qualche partita come a Torino o a Cagliari per far rifiatare Dumfries, non avendo Cuadrado, lo fa sempre nel migliore dei modi.

Inzaghi, paradossalmente c’è da ringraziare Lukaku? Con lui non ci sarebbe stato questo Thuram.

Per quanto riguarda Thuram ho già risposto prima, sta facendo grandissime cose. Per quanto riguarda la Roma e Lukaku ci penseremo fra quarantotto ore, siamo focalizzati sul Salisburgo che è una squadra che da dieci anni vince il proprio campionato sempre e fa la Champions League. Ha cambiato l’allenatore col vice, ma è una squadra che corre e bisognerà essere molto concentrati.

Sanchez è pronto per giocare dal 1′?

Sanchez è pronto, perché è un giocatore che ho voluto fortemente qua. L’anno scorso si era fatta una scelta diversa, è voluto tornare con tantissimo entusiasmo. Sta lavorando quotidianamente molto bene, non ha fatto preparazione e ha avuto due chiamate dalla nazionale nelle soste per andare a giocare. Non so ancora se giocherà dall’inizio, si parla tanto di Lautaro Martinez e Thuram perché stanno giocando loro ma Sanchez e Arnautovic sono due giocatori che abbiamo voluto. Marko ha già dimostrato nelle prime partite di essere un giocatore importante, Sanchez era già stato qui. Sono due giocatori che ci saranno soddisfazioni, come gli altri due.

Ci sono dubbi di formazione?

Dubbi di formazione in conferenza oggi diversi, perché quando hai un giorno in meno come capita oggi, avendo giocato di sabato e rigiocando di martedì, ieri ho visto dieci giocatori ed erano quelli che non sono scesi in campo dall’inizio. Gli altri hanno fatto un grandissimo lavoro di recupero e scarico coi preparatori e i fisioterapisti. Il gruppo si riunirà oggi, chiaramente qualcosa cambierò: le rotazioni devono essere un grandissimo valore aggiunto, giocando ogni settantadue ore la fatica fisica e mentale si farà sentire. In più ho tantissimi giocatori, che nei quindici giorni di sosta hanno avuto viaggi e partite importantissime per le proprie nazioni. Chiaramente dovrò valutare tutti molto bene.

Come ha trovato Thuram? È stata una sorpresa così positiva?

Per quanto riguarda Thuram le qualità penso che fossero note a tutti quanti. È normale che cambiando campionato e Paese si poteva pensare che ci potessero essere delle difficoltà di ambientamento, invece lui è stato bravissimo e bravissimi sono stati i suoi compagni, perché l’hanno fatto sentire subito a casa e subito a suo agio. Lui ci sta dando grandi risultati ma è solo l’inizio, sono passate dodici partite e deve continuare in questo modo.

È già una partita importantissima, come ci arriva l’Inter?

Arriva bene. Sabato abbiamo vinto una partita importante e non semplice, domani è importantissima in un girone molto equilibrato dove bisognerà tenere molto alta la concentrazione perché il Salisburgo è una squadra non semplice da affrontare, che ha vinto a Lisbona col Benfica. Quindi massima concentrazione chiederò ai ragazzi.

14.06 Finisce Mkhitaryan, ora Inzaghi.

Mkhitaryan, come ti vedi seconda punta?

Non era la prima volta. Ho sempre giocato trequartista nella mia carriera e mi piace giocare in quel ruolo, se il mister mi vede lì darò tutto altrimenti gioco negli altri ruoli. Non cambia nulla: attacchiamo e difendiamo insieme, il calcio si gioca con tutta la squadra e non individuale.

È difficile preparare questa partita sapendo che si parla già di Inter-Roma e Lukaku?

La prepareremo domani cercando di fare la nostra partita. Il Salisburgo l’abbiamo già affrontato in preparazione e non era facile, ma giochiamo in casa e davanti ai nostri tifosi vogliamo vincere. Non pensiamo e parliamo della Roma, prima ce n’è un’altra.

Ti aspettavi, arrivando dalla Roma, di essere così determinante per l’equilibrio e il bilanciamento?

Prima di venire qui all’Inter, parlando col mister che può confermare, avevo detto di venire ad aiutare la squadra e fare di tutto per giocare. Alla fine la scelta è loro, se inizio la partita o no. Io faccio di tutto per giocare, arrivare al massimo e dare il 100%, poi sono scelte dell’allenatore. Non sono stato nella mia carriera un giocatore difensivo, ovviamente, però giocando nel ruolo di mezzala sto facendo di tutto per aiutare la squadra offensivamente e difensivamente.

Mkhitaryan, hai fatto un altro grande inizio di stagione ma sei in scadenza. Vuoi continuare con l’Inter?

Mi sento benissimo qua, in città come in squadra. Sto facendo del mio meglio in campo, quello che succede fuori lo farà il mio procuratore con la società. Però ho voglia di rimanere, farò tutto e poi vedremo.

Mentalmente cambia qualcosa tornare in campo primi in classifica?

Per noi non cambia niente. Il campionato è lunghissimo, domani giochiamo in Champions League e siamo più carichi che mai. Abbiamo dimostrato contro il Benfica di voler vincere e vogliamo fare lo stesso domani.

Torna la Champions League, sfiorata l’anno scorso. Benissimo col Benfica, cambia qualcosa nella vostra testa in campo internazionale?

Non cambia niente, per noi ogni partita è molto importante. Anche sapendo che non abbiamo iniziato bene in Champions League, contro la Real Sociedad, abbiamo dimostrato di poter far bene come il Benfica. Speriamo di fare altrettanto domani per continuare il nostro percorso.

14.01 La conferenza comincia con Mkhitaryan.

13.45 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Inter-Red Bull Salisburgo, partita in programma domani alle ore 18.45 allo Stadio Giuseppe Meazza e valida per la terza giornata del Gruppo D di Champions League. Con lui ci sarà anche Henrikh Mkhitaryan. Nell’attesa leggi gli aggiornamenti sulla formazione.

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