Nota tattica di Inter-Sampdoria: formazione rimaneggiata, no problem
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Sampdoria parliamo dell’impianto tattico malgrado i cambi.
TANTI CAMBI, STESSO RISULTATO – Inter-Sampdoria ha visto Conte cambiare decisamente i suoi titolari rispetto alle scelte degli ultimi mesi. Dei suoi fedelissimi hanno giocato in cinque. Sei se volete contare Eriksen. Un turnover corposo, che ha dato spazio soprattutto ai giocatori meno utilizzati in stagione. Che però non ha inficiato in alcun modo l’identità tattica della squadra. Un fatto per nulla da sottovalutare.
STRUTTURA MANTENUTA – L’Inter di Conte è una squadra con una forte identità. Ha un gioco codificato in modo chiaro, allenato evidentemente in modo maniacale. Che funzioni coi titolari è un fatto ormai assodato. Che invece funzioni bene anche con molti cambiamenti è una novità che si è potuta appurare adesso. Con la Sampdoria la testa dei giocatori era sgombra e questo ha aiutato nelle giocate. Tutto era leggero e semplice. Lo stesso si è vista una squadra con automatismi chiari. I soliti verrebbe da dire. Una cosa appunto non scontata quando vanno in campo le riserve, e pure le riserve delle riserve.
LAVORO SOLIDO – Cosa ci dice questa vittoria con la Sampdoria, arrivata in questo modo? Che il lavoro di Conte ha radici profonde. E ha cambiato l’Inter in tutto il suo gruppo squadra. Le basi tattiche sono solide, tutti i giocatori sanno cosa fare. Come portare il loro contributo e muoversi in modo corale. A prescindere dai nomi attorno a loro. Un risultato di alto livello.