Dottor Christian e Mister Eriksen, la stagione del danese divisa a metà
Eriksen ha vissuto a metà la sua prima stagione completa in maglia Inter. Il suo minutaggio vede un netto spartiacque.
TITOLARE NASCOSTO – Parlando del minutaggio dei giocatori dell’Inter c’è un caso che va analizzato in modo specifico. Perché se è facile individuare nove dei fedelissimi di Conte c’è un decimo che rischia di sfuggire. Parliamo di Christian Eriksen. Il danese ha vissuto questa stagione a metà. E quindi merita un’analisi a parte.
PRIMO SEMESTRE – Il totale dei minuti del numero 24 dice 1184. Per la precisione è il dodicesimo giocatore per impiego, dietro ai nove titolarissimi più Perisic e Young. Ma, appunto, il suo minutaggio vede un netto spartiacque. Facendo i conti, fino a gennaio Eriksen ha giocato poco. Anzi pochissimo. 275 minuti, 8 partite in totale, 4 da titolare, tre presenze persino sotto i 3 sotto i 10 minuti totali. Un corpo estraneo, che non a caso sembrava destinato alla cessione. Ma poi tutto è cambiato.
SECONDO SEMESTRE – La svolta come noto è arrivata con Fiorentina-Inter di Coppa Italia. La sua prima da regista basso, al posto di Brozovic. Da quella gara Eriksen ha giocato 13 partite. Di cui 11 da titolare. 890 minuti in totale, tempo minimo di impiego 34 minuti (col Torino, quando era acciaccato). Una sola panchina per scelta tecnica, con l’Atalanta. Un cambiamento totale. Non solo inserito nella squadra, proprio un riferimento. Il suo rapporto con Conte è sbocciato, e i suoi numeri lo mettono a pieno titolo nel progetto tecnico dell’Inter.