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Inter, gerarchie ribaltate sugli esterni! Il campo guadagna, il mercato perde

L’Inter aveva gerarchie ben definite sugli esterni, a inizio stagione. Eppure Darmian e Dimarco hanno presto scalzato Dumfries e Gosens. Con effetti positivi sul campo, ma non sul mercato.

GERARCHIE ROVESCIATE – All’inizio di questa stagione, gli esterni titolari dell’Inter sembravano definiti. Denzel Dumfries a destra, e Robin Gosens a sinistra. Tanto che le rotazioni laterali sembravano uno degli spunti più interessanti per il secondo anno di Simone Inzaghi. Eppure, da ben prima del giro di boa di metà stagione, le gerarchie sono totalmente ribaltate. Tanto che, da qui a fine stagione, viene da chiedersi perché cambiare. Escludendo i motivi di mercato, che vedremo più avanti.

Inter, a sinistra Gosens entra solo negli highlights

SORPRESA SPIAZZANTE – Guardando alle corsie esterne dell’Inter, il focus era incentrato soprattutto su quella mancina. Non poteva essere altrimenti, considerando l’impatto di Ivan Perisic sui successi della scorsa stagione. C’era quindi grande curiosità di vedere come Gosens avrebbe raccolto l’eredità del croato. Tuttavia, al momento l’investimento sull’ex Atalanta (25 milioni di euro a gennaio 2022) non sta pagando. Che Inzaghi nutra una fiducia sconfinata nelle capacità creative di Federico Dimarco era risaputo. Ma in questa stagione l’italiano ha definitivamente surclassato il tedesco

ITALIA BATTE GERMANIA – E a dirlo è la differenza di numeri tra Gosens e Dimarco. Che con 1.899 minuti è il sesto giocatore dell’Inter più impiegato da Inzaghi. Mentre l’ex Atalanta si ferma appena a 883′. Aggiungiamo poi che l’italiano è partito dal 1′ in 25 delle 29 presenze totali. Il numero 8 invece appena 7 volte su 28. Impietoso anche il confronto sulla produzione offensiva. 4 gol e 4 assist per Dimarco, appena 2 gol per Gosens. Di cui uno nell’ormai storico 3-3 al Camp Nou contro il Barcellona. Fin qui, magrissima consolazione nella sua stagione.

Darmian emblema dell’affidabilità

USATO SICURO – Meno sbilanciati erano invece i ruoli tra Denzel Dumfries e Matteo Darmian. Fino ai Mondiali in Qatar. Da cui l’olandese non sembra ancora essere rientrato del tutto. Prima della rassegna iridata, erano 16 le presenze da titolare (su 20 totali) del numero 2. Da gennaio 2023, invece, appena 3 su 6. Per il numero 36 invece sono 9 su 10 le presenze dal 1′ nel nuovo anno. Coronate poi dai primi due gol stagionali (stesso numero dell’olandese). Quello che illude l’Inter a Monza, e quello che regala il superamento dei quarti di Coppa Italia, contro l’Atalanta. E che vale a Darmian il meritato rinnovo per un’altra stagione. In questo caso, però, il gregario (l’italiano) è ancora dietro in termini di minuti: 1.491 totali, contro i 1.723 dell’olandese. Che però nel 2023 sembra aver perso definitivamente il posto, complici anche una serie di prestazioni decisamente lontane dai suoi standard. A differenza invece di Darmian, che raramente eccelle ma quasi mai delude. Ma questo come si tradurrà nel futuro prossimo dell’Inter?

Corsie aperte sul mercato

OGGETTI PREZIOSI – Ormai è certo che, anche nell’estate 2023, il mercato dell’Inter si concentrerà soprattutto sulle uscite. E proprio Dumfries sembra uno dei candidati principali per aiutare a chiudere il mercato in attivo. Grazie anche al buonissimo Mondiale disputato con l’Olanda, il suo nome stava iniziando a fare gola, specie in Premier League. L’Inter punta a incassare almeno 40-45 milioni dalla sua cessione. Tuttavia, se le sue prestazioni continueranno ad essere così insufficienti (per quantità e qualità), l’obiettivo sembra più che altro un miraggio. E lo stesso vale per Gosens, il cui valore si è più che ridotto dal trasferimento a Milano. I nerazzurri punteranno a guadagnare il massimo dalle loro partenze. Ma, per trasformare questo obiettivo in guadagno concreto, sarà necessario offrire più minuti a Dumfries e Gosens. Sarà poi il mercato a definire il loro valore reale. E a stabilire con quali profili l’Inter dovrà sostituirli.

Dumfries rimasto in Qatar, ennesimo flop. Ma all’Inter serve e anche tanto!

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