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Conte vara l’Inter B europea ma la testa è alla Juventus (squalifica permettendo)

Gli obiettivi stagionali dell’Inter di Conte passano tutti da Torino (se ci sarà). E sono gli stessi della Juventus di Sarri. Il 1° marzo si potrebbe già capire quanti altri Juventus-Inter ci saranno nei prossimi mesi, ammesso che le due squadre riescano ad andare in fondo a tutte le competizioni. Gli ostacoli sono molteplici e il tempo stringe, chi svolterà?

INTER B EUROPEA – Lo 0-2 in Bulgaria (vedi analisi tattica, ndr) attenua le critiche iniziate molto prima della vigilia e continuate dopo aver visto la distinta nerazzurra. In campo per il debutto stagionale in Europa League è scesa quella che può essere definita “Inter B“, formazione che lo stesso Antonio Conte ha ammesso di aver varato in virtù delle rotazioni necessarie. Per molti un modo per snobbare la competizione europea di secondo livello, considerata una distrazione evitabile. Per altri addirittura un tentativo di uscire anzitempo per non disperdere ulteriori energie così da poter puntare esclusivamente sul campionato. Come accade spesso, la verità sta nel mezzo. L’Europa League di febbraio, contro il modesto avversario Ludogorets, non è competizione degna dell’Inter. Giusto ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, ma finisce lì. Si tornerà a pensare seriamente all’impegno del giovedì quando gli avversari richiederanno la presenza in campo dell’undici titolare, ovviamente solo dopo aver staccato il pass a San Siro (non sono ammessi passi falsi). Perché l’obiettivo stagionale dell’Inter è alzare un trofeo e quello internazionale, dopo l’uscita dalla Champions League, è diventato il terreno più fertile. Difficile, soprattutto per l’Inter B, ma vale la pena provarci. La possibilità della finale europea a Danzica non può essere ignorata.

PRIORITÀ JUVENTUS – Abbandonando per qualche settimana l’Europa, l’Inter si rituffa nei noti impegni in Italia. Inter-Sampdoria (domenica 23 febbraio) e Inter-Ludogorets (giovedì 27 febbraio) sono “solo” due appuntamenti tra le mura amiche prima di presentarsi a Torino. Non due allenamenti però, tutt’altro. Anzi, altre due partite da non fallire pur senza strafare, utilizzando intelligentemente la rosa e quindi facendo uso delle rotazioni. Poi il 1° marzo si capirà, forse definitivamente, qual è la gerarchia che deve considerare l’Inter per raggiungere l’obiettivo minimo stagionale. Battere la Juventus in casa propria obbligherebbe Conte a fissare lo scudetto come target da raggiungere, soprattutto sapendo che a Maurizio Sarri hanno chiesto la Champions. Senza dimenticare la Lazio di Simone Inzaghi, che rimasta senza coppe paradossalmente è la candidata numero uno, ancora di più dopo il recente 2-1 in rimonta ai danni dell’Inter. L’obiettivo minimo – alzare almeno un trofeo a fine stagione – passa anche da Napoli, dove l’Inter è chiamata a ribaltare l’1-0 di San Siro per staccare il pass per la finale di Coppa Italia a Roma. Finale che, Milan permettendo, vedrà nuovamente la Juventus come sfidante. A quel punto Juventus-Inter di Serie A diventerebbe quasi un antipasto per un finale di stagione dal menù impronosticabile, oggi. Due trofei nazionali in palio e, chissà, magari un trofeo europeo reciproco con vista sulla Supercoppa Europea 2020. La Juventus di Sarri è il competitor dell’Inter di Conte a 360°.

IPOTESI SQUALIFICA – Portando il calendario avanti fino al 1° marzo, attenzione ai dettagli. Se gli juventini Matthijs de Ligt, Juan Cuadrado e Paulo Dybala venissero ammoniti contro la SPAL, salterebbero lo scontro diretto. Lo stesso vale per l’interista Danilo D’Ambrosio a rischio contro la Sampdoria… e per Conte, sì. Lo scenario non è ancora stato caldeggiato da nessuno, forse neppure dai complottisti più attivi, eppure esiste una buona percentuale di probabilità che l’attuale allenatore dell’Inter non sia sulla panchina nerazzurra a Torino. In casa del “nemico”, in cui l’utilizzo delle virgolette è obbligato dal passato bianconero di Conte. La partita più attesa della stagione, forse anche più, vissuta da casa? O meglio, dalla tribuna dell’Allianz Stadium? Assurdo solo pensarlo, ma per evitare che questo incubo diventi realtà sarà necessario evitare polemiche e sfoghi nelle due ore di Inter-Sampdoria. Da quando è all’Inter, soprattutto con il nuovo regolamento, Conte non è stato molto fortunato con le sanzioni arbitrali né con la gestione della propria calma. Anche per strategia. Il giallo sembra essere sempre dietro l’angolo. In questo caso, però, non sarebbe un giallo per nulla strategico. Per cercare l’impresa a Torino servirà l’Inter A, ma anche un Conte carico al 200%. Ne va della stagione nerazzurra. Tutta in circa 90′. Nelle prossime ore il pensiero va alla Sampdoria – e poi pure al Ludogorets -, ma è inevitabile che la testa di Conte sia già a Juventus-Inter.

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