Ravezzani: “Inter, società vittima di Conte. Grande allenatore ma insicuro”
Il direttore di Telelombardia, Fabio Ravezzani, ha criticato aspramente l’atteggiamento di Conte dopo la sfida tra l’Inter e il Borussia Dortmund. Ecco le sue parole ai microfoni di “Tmw Radio”, durante la trasmissione “Maracanà”.
SCOLLATURA – Antonio Conte ha sganciato la granata nel post partita di Borussia Dortmund-Inter. Le parole del tecnico nerazzurro stanno facendo discutere e non poco: «Qualunque altro allenatore sarebbe stato oggetto di ultimatum da parte della società – sottolinea Ravezzani – . Ma la società può intervenire relativamente. L’Inter è vittima di Conte e la dirigenza può intervenire relativamente. D’altronde, l’atteggiamento del tecnico leccese non lo scopriamo di certo oggi. Quando prendi Conte, ti consegni mani e piedi legati ai suoi umori, a maggior ragione con uno stipendio così alto. L’unica sorpresa, nel suo comportamento, è che abbia sbottato oggi, e non a febbraio/marzo. Mi stupisce che Giuseppe Marotta non riesca a gestirlo evitando lo scarica barile di responsabilità».
OSSESSIONI – Uno sfogo che ha aperto una falla nel rapporto tra allenatore e società. Sfogo che secondo Ravezzani affonda le proprie radici molto più in profondità: «Credo che Conte sia un buon allenatore e un grande motivatore, ma è profondamente insicuro. Un grande allenatore sa gestire determinate situazioni. La sua storia è legata alla dichiarazione sul ristorante da cento euro. Lui etichettò quella Juventus come inadatta a certi palcoscenici, ma Massimiliano Allegri centrò due finali di Champions League con la stessa ossatura. Conte è abituato a scaricare la colpa sugli altri. Si arrabbiava quando arrivavano i primi complimenti per le vittorie. Credo che debba iniziare a ragionare per obiettivi, non per ossessioni. Magari arrivando secondo o terzo, centrando le semifinali di Europa League (o gli ottavi di Champions) e magari anche quelle di Coppa Italia. Ci sta facendo credere che qualunque cosa faccia questa squadra sia già troppo».