Pinamonti: “Tifo Inter da sempre. Skriniar il più tosto. Ibra idolo ma Icardi…”
Andrea Pinamonti ha preso parte al progetto “Il Frosinone sale in cattedra”, come riportato dal sito ufficiale del club ciociaro: l’ex attaccante dell’Inter, parlando con i ragazzi di terza media destinatarie del progetto, ha toccato anche l’argomento Inter tra passato e vecchi idoli. Di seguito le sue dichiarazioni
SQUADRA DEL CUORE – Andrea Pinamonti si presenta così ai ragazzi di terza media, parlando della sua squadra del cuore nonché sua ex società: «All’età di 14 anni mi ha preso l’Inter, un altro grande salto. Un passo difficile, ho dovuto lasciare la mia famiglia, risiedevo a Milano in convitto. Però è stata un’esperienza positiva. A Milano avevo tutto attorno: campi di allenamento, scuola, svaghi. All’Inter mi hanno permesso di fare tantissime cose, tutte in maniera super perfetta. Quattro anni in convitto, poi gli ultimi 2 annoi quando sono andato in prima squadra le cose sono cambiare. E’ stato l’anno più difficile, perché sono dovuto uscire dal convitto e sono andato a vivere da solo in un appartamento. Ho dovuto iniziare a fare tutto da solo anche se la vicinanza della mia famiglia non è mai mancata. I miei genitori appena potevano venivano a trovarmi. Sono stato sempre tifoso dell’Inter, peraltro nella mia famiglia ci sono 3-4 generazioni di tifosi interisti».
L’AVVERSARIO PIÙ DIFFICILE – Tra gli avversari più difficili affrontati in carriera, spicca il nome di un suo ex compagno di squadra: «Skriniar, che conosco anche molto bene. E poi anche se non ho giocato quella partita, l’avversario che mi ha impressionato di più è stato Cristiano Ronaldo».
L’IDOLO – Poi racconta del suo idolo sin da quando era bambino, Zlatan Ibrahimovic, sua fonte di ispirazione, così come Icardi: «Idolo? È sempre stato Ibrahimovic fin da quando ero piccolissimo. Negli ultimi due anni mi sono allenato con Icardi, ho avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo anche fuori del campo e debbo dire che è un bravissimo ragazzo. Mi ha aiutato molto. E poi le sue doti calcistiche sono innegabili».