Adani: «L’Inter sente Inzaghi delegittimato! Tanto riconduce a lui»
Adani non è affatto convinto dal rendimento di Inzaghi e non esclude un esonero anche prima della fine della stagione. Alla Bobo TV, l’ex difensore dell’Inter contesta quanto sta facendo l’allenatore (soprattutto, ma non solo).
RENDIMENTO NO – Daniele Adani valuta il periodo della squadra di Simone Inzaghi: «L’Inter ha perso quattro delle ultime cinque partite in campionato. Oltre a un bilancio complessivo c’è un bilancio momentaneo, abbastanza grave. Questa squadra, nelle ultime tre partite, ha calciato sessantadue volte in porta facendo un gol su rigore fra Spezia, Juventus e Fiorentina. Sono tantissime. Questo è il dato primario per analizzare la partita, non il possesso palla. L’Inter ha prodotto tanto, questo può far dire che la squadra cerca e arriva alle possibilità di segnare. Arrivare alla porta avversaria per cercare di far gol comunque è un dato che non va trascurato. Poi Denzel Dumfries e Romelu Lukaku hanno sbagliato da tre metri, Henrikh Mkhitaryan non la passa».
ALLENATORE COLPEVOLE – Adani critica Inzaghi: «Il valore è negativo. Ecco perché, se io vedo un’Inter che cerca di arrivare ma ha imprecisione, frustrazione, paura e rassegnazione sono tutte cose che riconducono alla guida tecnica. Non perché io voglia dare delle colpe più grandi di quelle che ha a Inzaghi, perché la colpa non è certamente solo di Inzaghi. Poi possiamo parlare del tentativo di discolparsi, delle analisi e delle parole. La mia impressione è questa: che la squadra dell’Inter senta che è un po’ delegittimato l’allenatore. Quando senti che è delegittimato, che non sarà più l’allenatore dell’anno prossimo come penso, che ormai il piano gara è lo stesso probabilmente non c’è più quel fuoco sacro necessario per far sì che tu fortifichi la sua posizione. Ecco perché è già in discussione, secondo me non inizierà l’anno prossimo ma finirà quest’anno? I risultati portano a una normale messa in discussione».
IL CALO – Per Adani Inzaghi non è riuscito a ottenere miglioramenti: «Nicolò Barella è un caso da analizzare bene. L’Inter quando fa il centrocampo parte da Barella, il ruolo di mezzala destra è sempre stato suo. Barella adesso non è più così perfetto, credibile e non più in discussione nelle sue prestazioni: è più umorale. Se adesso vedi l’Inter singolarmente e collettivamente dici che è decresciuta totalmente, è calata. Dall’anno scorso non è cresciuta e non è rimasta uguale, poi la forza dell’orgoglio porta sessantadue tiri ma mettere in discussione il quarto posto è grave. E ci sono delle situazioni, legate alla rosa dell’anno prossimo e alla società, che secondo me in questo momento danno fastidio. Non può arrivare quinta l’Inter!»