Per Conte la gerarchia sulla trequarti dell’Inter è chiara: segnale Eriksen?
Antonio Conte non esclude tout court l’utilizzo del trequartista. Tuttavia, nel suo dogma, il tecnico pretende un determinato approccio da un giocatore in quella posizione. Le sue parole di oggi sono l’ennesimo (negativo) segnale per Eriksen?
QUALITÀ – Per Antonio Conte il trequartista non è un ruolo ma un approccio. Anche quando schiera l’Inter con il suo tradizionale 3-5-2, uno dei tre giocatori in mediana sale sempre a supporto della coppia d’attacco, facilitando le transizioni per vie centrali. Al tempo stesso, però, chi sale dev’essere bravo anche nel rientrare in fase di copertura. Ecco perché, in diverse occasioni comprese le ultime, Conte preferisce utilizzare Nicolò Barella per questo lavoro. Il numero 23 è l’unico giocatore ad avere un certo dinamismo nella rosa nerazzurra, garantendo al tecnico la doppia fase.
DIFFERENZE – Ed è sempre per questo motivo che Christian Eriksen trova sempre meno spazio nelle rotazioni di Conte. Nonostante sia partito titolare in quattro occasioni, il danese non è mai riuscito ad incidere come sa, e come ci si attende. Certo, una parte della colpa è da attribuire ai pochi equilibri che caratterizzano il frenetico centrocampo di questa Inter. Ma anche quando i nerazzurri attaccano in modo disordinato, Eriksen non riesce a trovare la giocata in grado di spezzare l’inerzia dell’azione.
GERARCHIE – Motivo per cui, nelle ultime occasioni, il suo nome è finito indietro nelle gerarchie di Conte. Che proprio oggi ha affermato come Alexis Sanchez, a gara in corso, possa essere un ottimo innesto da inserire in quella posizione. Il cileno porta imprevedibilità e guizzi sulla trequarti, e gli effetti si sono visti anche nella rimonta di domenica sul Torino. Il lavoro di copertura non è affar suo, ma dietro alla coppia d’attacco è il giocatore che ha più colpi in canna. Quindi, se anche dovesse entrare a partita in corso, è piuttosto chiaro cosa si attenda Conte da Eriksen. Sacrificare la fase difensiva è possibile, ma gli effetti del numero 24 sulla manovra offensiva devono essere superiori a quanto visto finora.