Analisi tattica Inter-Atletico Madrid (1-0): 3-5-2 limita e batte l’imitazione
Analisi tattica di Inter-Atletico Madrid, terminata 1-0 grazie al gol di Arnautovic. La squadra di Inzaghi domina, merita e segna nella ripresa ma non va oltre la vittoria di misura, che è una buona notizia soprattutto per lo sconfitto Simeone. Paradossale ma tutto vero. Di seguito la breve analisi tattica, a caldo, della partita giocata dall’Inter di Inzaghi in Champions League
PREPARAZIONE – Avvio subito propositivo dell’Inter, che è ben messa in campo e cerca di evitare le marcature uomo su uomo dell’Atletico Madrid muovendosi tra le linee. La posizione ibrida di Nicolò Barella, un po’ mezzala e un po’ esterno destro, permette di allargare il gioco senza perdere copertura sulla fascia, dove Matteo Darmian può raddoppiare tranquillamente agendo praticamente da terzino. Il 3-5-2 di Simone Inzaghi sa essere un 4-4-2 contro la squadra di Diego Simeone, che pensa di specchiarsi utilizzando lo stesso sistema di gioco ma con altre caratteristiche. Particolare attenzione all’uscita dal basso dell’Inter, tanto con i braccetti quanto con il centrale Stefan de Vrij, centrocampista aggiunto in “sostituzione” di un Hakan Calhanoglu spento a tal punto da essere annullato. Inter bene fino all’ultimo passaggio, che in alcuni casi è il tiro. Da segnalare qualche errore di troppo in costruzione, probabilmente sia per il pressing degli avversari sia per la tensione della partita. In particolare, sottotono Henrikh Mkhitaryan, che non riesce a essere un valore aggiunto in mezzo al campo. L’equilibrio regge soprattutto a causa dei troppi errori di misura. Il primo tempo di Inter-Atletico Madrid dà fiducia ma non è perfetto: i difetti nerazzurri risparmiano gli ospiti. Ma l’impressione è che basti poco per sbloccare lo 0-0.
Analisi tattica Inter-Atletico Madrid: le mosse di Inzaghi
LETTURA – La ripresa si apre con una modifica obbligata, ovvero Marko Arnautovic al posto di Marcus Thuram, infortunatosi a fine primo tempo. L’Inter continua a fare la partita e inizia a dominarla non più solo tatticamente ma anche tecnicamente, costruendo azioni su azioni. Il canovaccio diventa lo stesso delle ultime uscite, ovvero l’Inter attacca e Yann Sommer prende una presenza in maglia nerazzurra senza subire gol né tiri in porta. Simeone è costretto a mettere mano al suo 3-5-2 vagamente inzaghiano ma le sostituzioni non migliorano la situazione. Anzi, l’esatto opposto. A metà secondo tempo Inzaghi cambia la coppia di esterni e rilancia Davide Frattesi mezzala. Una tripla modifica che fa cambiare marcia all’Inter, che va su e giù da destra a sinistra, rendendo sempre più piccolo l’Atletico Madrid. Imitazione agli sgoccioli… Dopo tanta qualità e quantità. Il gol di Arnautovic arriva al quarto tentativo utile, quello più “sporco” ma che non poteva davvero essere sprecato. Alla fine l’1-0 è un risultato strettissimo per quanto visto a San Siro: l’Inter di Inzaghi si ripresenta in Europa mettendo in scena una prestazione davvero sontuosa. Simeone “ringrazia” per aver perso solo di misura a Milano, perché l’Atletico Madrid così può dirsi ancora vivo nonostante un’Inter nettamente più forte e meritevole.
NB: Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulle partite precedenti dell’Inter di Inzaghi.