Nota tattica di Inter-Bologna: difesa inesistente sui tagli
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Bologna parliamo dei problemi a difendere.
DIFESA COLABRODO – L’Inter di Conte continua ad avere un problema in difesa. Grosso. Anche perché comporta una reazione degli avversari. Contro il Bologna c’è stata l’ennesima conferma. La squadra di Mihajlovic ha prima pareggiato e poi vinto senza fare nulla di straordinario. Con un’aggravante: l’Inter si è sciolta nel momento di massimo vantaggio psicologico. Dimostrando tutti i suoi limiti di tenuta mentale.
PROBLEMI COI TAGLI – La difesa nerazzurra fin da inizio anno ha dimostrato difficoltà a difendere specialmente sui tagli. Questione di posizionamenti approssimativi, anche a difesa schierata, e di una certa cronica difficoltà a rientrare sulle ripartenze (un esempio semplice è l’occasione di Orsolini). Sembra sempre che manchi un uomo. In difesa, sugli esterni, a centrocampo. E il Bologna, pur in 10, ha sfruttato al meglio proprio la verticalità dei suoi attaccanti. Tutti veloci e abili a muoversi in verticale nello spazio. L’ingresso di Juwara, unito a Barrow e alla sapienza di Palacio, ha mandato totalmente in tilt i già precari meccanismi difensivi dell’Inter. Il riassunto dei tiri dei rossoblù lo trovate sul report della Lega Serie A a pagina 13. Ben 4 sono di Juwara, vero incubo per i difensori, mentre Barrow si è fermato a 3 (colpendo un palo).
GLI AVVERSARI HANNO FIDUCIA – Dicevamo del fattore psicologico. L’Inter è una squadra che va attaccata. Sempre. Perché sempre concede. Ed è in grado di giocare solo a una velocità, quella massima, sbilanciandosi sempre molto in attacco. Gli avversari ormai sembrano saperlo. E quindi anche se i nerazzurri dominano a inizio gara continuano col loro piano, aspettando l’occasione giusta. Mihajlovic dopo l’espulsione di Soriano non ha pensato a coprirsi, ma solo a mettere giocatori verticali che potessero puntare la difesa. E ha vinto la partita. L’unico modo in cui l’Inter prende realmente in mano la gara è segnando dai 2 gol in su.