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Inter, Sensi aspetta il suo momento ma Conte non ha fretta. La situazione

Stefano Sensi è il grande assente della cavalcata europea dell’Inter di Antonio Conte. L’ex Sassuolo è tornato in panchina e il tecnico si interroga sulla sua effettiva disponibilità

DESAPARECIDO – Qualcuno sta cominciando a chiedersi se sia effettivamente esistito. Se non fosse tutto un miraggio, quello che Stefano Sensi ha creato e costruito nei primi mesi di questa lunghissima stagione. In realtà sono solo i gas sulfurei delle attese spasmosdiche che salgono al cervello. L’attesa di Stefano Sensi che è essenza stessa di Stefano Sensi. L’ex metodista del Sassuolo non mette piede in campo da una vita. Precisamente dalla prima gara post-lockdown: la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra l’Inter e il Napoli di Gennaro Gattuso. Sensi viene scaraventato in campo per un paio di minuti, l’Inter esce dalla coppa e nei giorni successivi il bicipite femorale non regge. Del giovane fuoriclasse, a quel punto, si sono perse le tracce.

A PICCOLI PASSI – Il classe ’95 è finalmente tornato in panchina in occasione degli ottavi di Europa League contro il Getafe. Aveva lasciato il suo gruppo squadra in preda ad una grossa delusione, l’ha ritrovato più carico che mai. Nel mezzo, in un post-lockdown ad alta tensione, una miriade di polemiche e difficoltà, ma anche un secondo posto in campionato che non si vedeva da un decennio. Antonio Conte non se l’è sentita di rischiarlo neppure contro il Bayer Leverkusen: semplicemente non ne ha avuto bisogno. Sensi, nel frattempo, è tornato a far capolino anche sui social restituendo segnali di vita confortanti.

DILEMMA – L’Inter, nel frattempo, lavora su due tavoli che portano l’etichetta ‘Sensi‘ in bella vista. Il primo è quello diplomatico con la sua ex squadra: il Sassuolo. Non sono sorte complicazioni, come confermato da Alfredo Pedullà ieri sera. Ma il riscatto non è ancora ufficiale e questo tiene un po’ sulle spine gli addetti ai lavori. L’altro tavolo è quello di campo: Antonio Conte deve trovare il modo migliore per gestire il suo talento in questo finale di stagione. Il tecnico non vuole rischiare una ricaduta ed è per questo che, a meno di situazioni disperate, difficilmente rivedremo Sensi in campo prima di settembre. Qualora l’Inter dovesse trovarsi sull’orlo dell’eliminazione, Conte potrebbe tirarlo fuori dalla cantina e lanciarlo come fece a Napoli. Anche se stavolta sospettiamo che il tecnico conterà fino a dieci prima di rimandarlo in campo. I tifosi dell’Inter, di fronte ad uno scenario simile, non sanno cosa pensare. Sperare che l’Inter, e Conte, abbiano bisogno di Sensi; oppure sperare che tutto vada per il meglio evitando di rischiarlo nuovamente?

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