Nota tattica di Inter-Bayer Leverkusen: squadra aggressiva e recupero alto
“Nota tattica”, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter–Bayer Leverkusen parliamo dell’atteggiamento della squadra.
DIFESA ATTIVA – Su queste frequenze ci si chiedeva che atteggiamento avrebbe tenuto l’Inter contro il Bayer Leverkusen. La risposta di Conte è arrivata forte e chiara, fin dal primo minuto della partita. I nerazzurri hanno lasciato agli avversari il loro amato possesso. Le percentuali finali dicono 63% per i tedeschi. Ma la difesa è stata tutt’altro che passiva. Niente catenaccio, niente attesa a oltranza.
PRESSING COLLETTIVO – Il 37% di possesso interista è chiaramente influenzato anche dai due gol trovati molto in fretta. E dalla sensazione generale di poter far male a ogni ripartenza, grazie anche a un Lukaku in stato di grazia. L’Inter ha messo in mostra dal primo minuto un pressing alto, tanto coraggioso da risultare persino sfrontato. I difensori del Leverkusen non sono mai stati liberi di impostare. Malgrado siano abituati a gestire decine e decine di palloni a partita e anche a trovare soluzioni verticali l’organizzatissima pressione nerazzurra li ha mandati in tilt. Più volte. Creando occasioni e sterilizzando il loro gioco. Ottimo il lavoro di tutti, a cominciare dalle punte. Brozovic è stato sempre pronto ad alzarsi per andare sul centrocampista di impostazione e i due interni si sono sfiancati per coprire anche sugli esterni. Merita però di essere sottolineato il lavoro di Godin e Bastoni. I due difensori “esterni” della difesa a tre sono stati bravissimi e molto coraggiosi ad alzarsi per completare il lavoro di pressing dei centrocampisti, andando a prendere alti, anzi altissimi gli attaccanti avversari. Non a caso Conte ha sottolineato nel post partita il grande lavoro di “questa linea difensiva che si spacca e va a pressare”. Un lavoro studiato, per nulla semplice o scontato. Che cambia il baricentro dell’intera squadra.
NON SOLO IN AREA – La costante aggressione nerazzurra è testimoniata dall’heatmap generale della squadra, presa da Whoscored, che vede molta presenza nella metà campo avversaria per una gara con simili dati di possesso:
Confrontatela con quella risultata contro il Getafe, che trovare QUI. L’Inter ha saputo aspettare, ma il pressing ha permesso di alzare il baricentro e uscire dalla propria area. Creando molte occasioni da gol. Una partita davvero interpretata alla grande.