Godin col Bayer Leverkusen non solo si conferma, ma cresce
Godin contro il Bayer Leverkusen ha fornito una prova di spessore. Quello che si aspetta Conte dall’uruguaiano, ormai leader della difesa dell’Inter.
SVOLTA NEL RENDIMENTO – Diego Godin nel post Covid sta facendo capire di che pasta è fatto. Dopo mesi difficili in cui si è parlato di addio a più riprese l’uruguaiano ha deciso di prendersi l’Inter. Vi ricordate tutte le chiacchiere sulla sua incompatibilità con il modulo a tre? Soprattutto per lo spazio da gestire e la necessità di aggredire altri? Ecco la partita col Bayer Leverkusen è stata un manifesto. Godin, se mai ne avesse avuto bisogno, ha imparato come si fa. Ed è un leader. Pure con un feeling speciale con l’Europa League.
NUMERI IMPORTANTI – Contro i tedeschi il numero 2 ha giocato forse la sua miglior partita in nerazzurro. Soprattutto per l’idea di difendere sempre in avanti, senza paura di andare a prendere l’avversario alto. E contro c’erano esterni veloci e sguscianti come Diaby e Bailey. Con 50 tocchi Godin è al secondo posto in tutta l’Inter, al pari di Lukaku e dietro solo a Brozovic. 14 di questi sono arrivati dalla trequarti in su, quasi tutti andando in pressing quando i tedeschi provavano a ripartire. I suoi passaggi sono 35, terzo dopo Brozovic e de Vrij. L’uruguaiano ha tentato 5 tackle, 4 ancora una volta sopra la trequarti. Quanti ne ha vinti? Esattamente 5. Tutti. I duelli aerei sono stati tre. Quando è servito ha anche usato la sciabola: 3 sono i tiri bloccati e 5 i palloni spazzati, tutti da dentro l’area pure in zona centrale.