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Inter, la nuova griglia portieri impone già una decisione per il 2024

L’Inter ha rivoluzionato la griglia dei portieri, con gli innesti di Yann Sommer, Raffaele Di Gennaro ed Emil Audero (da definire). Un reparto completamente nuovo, con una prospettiva già chiara per il 2024.

VOLTI NUOVIL’Inter 2023/24 è una squadra diversa da quella che disputò la finale di Champions League lo scorso 10 giugno. Complici gli addii di André Onana Marcelo Brozovic, due colonne portanti dello scheletro nerazzurro, e l’uscita di tanti leader del passato recente, Samir Handanovic e Danilo D’Ambrosio in primis. Ma c’è solo un reparto che vede nomi completamente nuovi, ed è quello dei portieri. Raffaele Di Gennaro prende il posto di Alex Cordaz, Yann Sommer quello di André Onana, mentre si attende di chiudere il prestito di Emil Audero dalla Sampdoria per il ruolo di secondo. Un reparto rivoluzionato in modo totale ma non assoluto. Perché già dall’anno prossimo potrebbe cambiare. E a dare qualche indizio sono proprio gli accordi con Sommer (ufficiale) e Audero (in chiusura nelle prossime ore).

PERCORSO DA CHIARIRE – Sommer, dall’altro dei quasi 35 anni, ha firmato un contratto biennale con l’Inter. Audero invece arriverà in prestito con diritto di riscatto. Tuttavia i nerazzurri hanno un altro portiere in rosa, che risponde al nome di Filip Stankovic. Che potrebbe fare il percorso inverso di Audero, andando in prestito un anno alla Sampdoria. Tuttavia già ora l’Inter deve decidere cosa fare con il figlio d’arte. Il suo ottimo precampionato, unito appunto alle situazioni contrattuali di Sommer e Audero, possono infatti presagire un nuovo status per la stagione 2024/25. Con un esempio lampante da evitare.

ESEMPIO DA NON SEGUIRE – L’Inter deve scegliere ora se Stankovic potrà essere un titolare del futuro. Salutando Audero dopo un anno, e trasformando Sommer nel secondo portiere la prossima stagione. Questo è un incastro favorevole allo scenario di Stankovic futuro numero 1 dell’Inter. Evitando che il figlio maggiore di Deki ripeta il percorso di Ionut Radu. Che col Bornemouth vivrà l’ennesima stagione in prestito, senza aver mai avuto reali chances di imporsi all’Inter (anche prima della fatal Bologna). Il futuro di Stankovic va deciso ora anche perché il suo contratto scadrà a giugno 2024, pertanto l’Inter non ha tante alternative. O si prolunga l’accordo per monetizzare la cessione, o per costruirsi in casa il titolare: almeno qui il club nerazzurro dovrà dimostrare lungimiranza. Evitando anche di trovarsi tra dodici mesi a inseguire altri profili (si parla già di Bento) senza avere le coperture economiche adatte.

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