Coronavirus, Italia e quarantena: forza Milano! Appello Eriksen: uniti
Coronavirus, Italia e quarantena – 21 marzo: non arrivano buone notizie su fronte contagi e sull’enorme quantità di deceduti (qui il bollettino odierno). Ansia per Milano, i cui numeri destano preoccupazione. Christian Eriksen si unisce agli appelli dal suo isolamento
Coronavirus, Italia e quarantena: Milano baluardo di resistenza nei giorni cruciali
Sono giorni di solitudine, distanza fisica e tristezza per moltissimi italiani. Il Covid-19 ha colpito in maniera devastante tutta la Lombardia, in particolare Bergamo e Brescia. In attesa del picco, i numeri continuano a crescere: addirittura più di 6500 nuovi contagi in tutt’Italia. In questo quadro, Milano deve resistere. Un’espansione ancora più importante nel capoluogo porterebbe, infatti, al collasso totale del sistema. Tra l’idea di misure ancora più stringenti e gli appelli a restare in casa, Milano sta tenendo. Oggi +279, meno rispetto al giorno prima. Resta la preoccupazione per i paesi di provincia. Ci uniamo alle parole di Sala: occorre resistere, tutti uniti.
Coronavirus: le parole di Eriksen, prima del campione. Tutti uniti senza condizionali
Emergenza sanitaria, economica e sociale. Il Coronavirus in Italia ha colpito tutti i massimi sistemi, non lasciando immune neanche il calcio. Dall’Inter stanno arrivando diversi appelli all’unità e ovviamente all’isolamento casalingo. Oggi ha parlato Eriksen: arrivato da tanto poco, subito criticato alla maniera italiana, eppure coinvolto nelle cause nostrane. Lui non è scappato. Vive in prima persona la quarantena e dice parole che fanno riflettere: “Stare a casa per avere un motivo per cui sperare nel futuro”. Inutile negarlo, dissimulare o non pensarci: il Covid-19 ha paralizzato l’intera società, ma non deve tarpare aspirazioni e progetti futuri. Nei giorni in cui il calcio si scopre superfluo, Eriksen offre un punto di vista attuale e reale: restiamo a casa per tornare a sognare il futuro in cui speriamo.