Thuram: «Caso Acerbi? Sul razzismo d’accordo con Maignan»
Thuram partecipa alla conferenza stampa di oggi dal ritiro della Francia, assieme a Tchouaméni. L’attaccante dell’Inter si esprime anche sulla vicenda Acerbi.
L’ESPERIENZA – Marcus Thuram è contento del suo presente all’Inter e con la Francia: «Cerco di fare del mio meglio ogni volta che vengo chiamato, qui c’è una forte concorrenza. Ritengo che il commissario tecnico (Didier Deschamps, ndr) abbia l’imbarazzo della scelta, abbiamo tre o quattro profili che possono portare cose diverse. Con l’Inter vogliamo vincere lo scudetto, sono nel miglior periodo della mia carriera. È la mia seconda stagione da punta, non posso chiedere di giocare per forza nella Francia. Sono cresciuto molto nel rapporto con i compagni a livello tattico, anche perché l’anno scorso ero il centravanti unico. Ne parlo spesso con Kylian Mbappé: fin da ragazzo mi diceva che il mio ruolo sarebbe diventato questo. Mi piace molto».
GLI OBIETTIVI – Nella Francia non ci sarà Antoine Griezmann, che Thuram ha appena sfidato in Champions League. Le sue parole sul connazionale: «Uno come lui non può essere sostituito, è unico nel suo genere. All’Atlético Madrid e con la Francia. Ma abbiamo ottimi giocatori per sostituirlo. Andare alle Olimpiadi? Il commissario tecnico Thierry Henry farà le sue scelte, io non lo chiederò pubblicamente. Ma se mi chiamerà ci andrò. L’eliminazione con l’Inter? Serata complicata, non è mai bello uscire dalla Champions League. Ora penseremo alla Serie A e a vincere il campionato».
IL CASO – Inevitabile che Thuram parli della vicenda Francesco Acerbi: «Se c’è un’indagine giusto non andare in nazionale. Sono d’accordo con Mike Maignan sul fatto di lasciare il campo quando accadono cose del genere, perché dà un segnale. Dobbiamo fare in modo che le cose cambino. Il mio gesto con Stefan Savic? Dovevo evitarlo, ma per fortuna è finita bene (ride, ndr). Mio padre? Chi sia lo sappiamo».