Inter, i costi aumentano per Hakimi e Lukaku: i dettagli. Multa per la Florida Cup
L’Inter dettaglia il rapporto tra costi e ricavi del terzo trimestre del 2021, caratterizzato in particolare dalla cessione di Hakimi e Lukaku. Ai due si è poi aggiunto Eriksen, che stravolge i conti della società nerazzurra a causa della rescissione avvenuta a dicembre. Confermata anche la multa legata alla Florida Cup
RICAVI – Nel documento ufficiale in cui viene annunciato il lancio del nuovo bond (vedi articolo) sono presenti interessanti dettagli sulla situazione finanziaria nerazzurra. Alcuni noti e altri meno. Infatti, tra le altre cose, l’Inter comunica che nel terzo trimestre del 2021 (luglio-settembre) i ricavi totali sono diminuiti di 48,3 milioni di euro (40,4%). Passando dai 119,5 del 2020 ai 71,2 milioni nello stesso periodo dell’anno appena chiuso. I motivi sono legati all’impatto della pandemia COVID-19, come ampiamente prevedibile. In particolare, per la modifica del calendario post-lockdown che ha permesso di giocare più partite un anno fa. L’unico aspetto positivo sono i 6 milioni di ricavi da stadio rispetto al periodo a porte chiuse. Nonostante la riduzione della capienza al 50%.
Inter, ricavi in diminuzione ma costi in aumento
COSTI – Inoltre, i costi operativi sono aumentati di 18,9 milioni (17,1%). Passando da 110,5 a 129,3. Ciò a causa sia dei costi diretti (commissioni agli agenti e contributi di solidarietà FIFA) dovuti alle cessioni di Achraf Hakimi (Paris Saint-Germain) e Romelu Lukaku (Chelsea) sia alla svalutazione di Christian Eriksen dopo la rescissione consensuale del contratto. In particolare questa. Solo la svalutazione di Eriksen, infatti, genera 15.3 milioni di perdita. A questi vanno aggiunti anche l’organizzazione della gare casalinghe a San Siro e soprattutto la penale pagata per l’annullamento della tournée estiva Florida Cup 2021, disertata causa COVID-19. L’Inter specifica che i costi operativi sono stati parzialmente tamponati con il tesseramento di calciatori che permettono di ammortizzare meglio le spese rispetto a chi è andato via. Non solo gli eredi di Hakimi e Lukaku (Denzel Dumfries e Edin Dzeko, ndr), ovvio.