Inter, Calhanoglu nel 3-4-1-2 come soluzione? Tanti contro e pochi pro
L’Inter starebbe provando il 3-4-1-2 (vedi articolo). In tal caso, Calhanoglu sarebbe spostato sulla trequarti. Tanti dubbi poche certezze
DOMANDA INTER − Inter, davvero spostando Hakan Calhanoglu sulla trequarti i problemi si risolveranno? Qualche dubbio rimane. Il momento critico dell’Inter è dovuto principalmente alla mancanza del gol. Nelle ultime tre partite, i nerazzurri non hanno mai segnato nonostante la grandissima mole di palle-gol create. Considerando solamente le ultime due uscite contro Sassuolo e Genoa, la squadra di Simone Inzaghi ha tirato complessivamente 53 volte concretizzando zero. L’avanzamento di Calhanoglu fin quando può giovare alla squadra?
CONTRO − Passando dal 3-5-2 corrente al nuovo 3-4-1-2, l’Inter sicuramente avrà una trazione prettamente offensiva ma al contempo sbilanciata. Il modulo con due centrali di centrocampo e il trequartista è un sistema di gioco quotato all’attacco che Inzaghi ha provato in stagione solamente una volta. Nello 0-2 di domenica scorsa contro il Sassuolo al Meazza. Una mossa disperata per rimettere in sesto una partita già compromessa. Appunto, disperata! Iniziare col 3-4-1-2 significherebbe sbilanciare la squadra con soli due centrocampisti a coprire e tre giocatori offensivi.
Inoltre, Calhanoglu sarebbe chiamato ad un doppio e snervante lavoro sia offensivo che difensivo. Non solo. Questa mossa può avere un certo senso logico nel momento in cui l’Inter avesse difficoltà nel creare occasioni e portare la palla nell’area avversaria. Due problemi che l’Inter obiettivamente non ha. Il problema, dunque, non sta nel creare e costruire palle-gol bensì nel concretizzarle. È questo è un problema esclusivamente rivolto agli attaccanti.
ATTACCANTI INTER − Non esiste una soluzione al problema gol mediante il cambiamento di modulo. Il 3-5-2 ha portato l’Inter ad essere il miglior attacco del campionato nonché uno dei migliori in Europa. Serve soltanto essere pazienti ed attendere che gli attaccanti si sblocchino. Soprattutto Lautaro Martinez. Il Toro è apparso già in palla e con un altro atteggiamento nei 15′ concessigli venerdì a Marassi.