Handanovic e il ruolo di capitano in scadenza: troppe voci intorno all’Inter
Handanovic è uno dei tanti capitani arrivati a fine corsa e con poche certezze sul futuro. Il portiere dell’Inter non è il primo né sarà l’ultimo a dividere i tifosi, ma lo stesso può valere per i dirigenti. Perché da una parte c’è un futuro da programmare, ma per il momento non vale assolutamente la pena complicare il presente
CAPITANO IN BILICO – La posizione scomoda di Samir Handanovic nel momento più difficile della stagione nerazzurra non è certo un vantaggio. Né per l’Inter né per lo stesso numero 1. Il contratto in scadenza al 30 giugno 2022 è un problema da risolvere. E aver congelato momentaneamente i rinnovi non aiuta. Handanovic, prima di negoziare un nuovo accordo con la società nerazzurra, deve accettare il suo nuovo status in seguito all’arrivo di André Onana (vedi focus). Una sfida che non dovrebbe preoccupare poi molto l’attuale capitano dell’Inter. Eppure nelle ultime settimane le voci intorno al suo ruolo ad Appiano Gentile si moltiplicano. Dalle cifre assurde richieste per rinnovare (assolutamente fuori budget oggi per un portiere prossimo ai 38 anni e in procinto di essere sostituito tra i pali, ndr) ai possibili eredi. Anche nel ruolo di dodicesimo, come l’ultima occasione a parametro zero dalla Serie A (vedi articolo). Voci che non fanno bene a nessuno. Handanovic con la fascia di capitano sul braccio adesso deve imporsi come punto di forza – in campo e fuori – dell’Inter, che vuole risollevarsi già dalla trasferta di Torino. Al resto si penserà dopo. Dopotutto c’è uno scudetto cucito sul petto da difendere, no?