Renica: «Inter, derby perso per presunzione. Oggi paga le conseguenze»
Si è chiuso 0-0 il primo round delle semifinali di Coppa Italia tra Milan e Inter. I nerazzurri venerdì devono tornare a vincere e segnare per riprendere la corsa scudetto. Una corsa che, secondo Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, è molto equilibrata.
MOMENTO – Alessandro Renica, due scudetti vinti con la maglia del Napoli oltre a due Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA, analizza la corsa scudetto in un’intervista sul Corriere dello Sport. «Il Napoli non è mai stato tagliato fuori dalla lotta scudetto. L’ho sempre messo in prima fila, parliamo di una squadra che occupa le prime posizioni da tanto tempo. Sbagliava chi riteneva gli azzurri non pronti per il grande traguardo. Sarà un bellissimo finale di campionato. Favorite? Non ce ne sono o è semplicemente difficile dirlo. Una cosa è certa: il Napoli se la giocherà e adesso ha un piccolo vantaggio, quello di non giocare le coppe, a differenza di Milan e Inter che già ieri avranno perso qualche energia. La vittoria contro la Lazio ha dato morale, è arrivata nel finale, è stata sofferta ma è stata voluta e per questo assume grande valore. Sa chi è stato l’artefice del trionfo? Spalletti».
CRISI INTER
CONTRACCOLPO – Renica poi si ferma anche sul momento dell’Inter. «L’Inter ha subito un contraccolpo dopo il derby di campionato perso. Era in vantaggio e avrebbe meritato la vittoria, invece è stata presuntuosa. Ha subito un gol attaccando, in contropiede, ha gestito male alcuni momenti della partita, forse oggi paga ancora le conseguenze di quella gara che può aver inciso sulla psicologia di una squadra che resta comunque molto forte. Ma per vincere le partite non serve solo la qualità, bisogna anche saper soffrire e l’Inter in quell’occasione non è stata in grado di farlo. Da allora, magari sarà un caso, ha smesso di correre».
Fonte: Corriere dello Sport – Fabio Tarantino