Longhi: “Eriksen? Potenzialità non si è vista, come primo Lukaku! Conte…”
L’Inter cade contro il Napoli in Coppa Italia, nella semifinale di andata che si è disputata a San Siro (vedi Top e Flop del match). Bruno Longhi, ospite negli studi di “Sky Sport 24”, prova ad analizzare le cause che hanno portato alla sconfitta casalinga. Poi una riflessione su Eriksen
L’Inter cade in casa contro il Napoli dopo la bella vittoria in campionato contro il Milan. Secondo Bruno Longhi le cause sono due: «La spesa di energie del derby, secondo me più mentali che fisiche, si è sentita. Aggiungerei anche che l’aspetto tattico della partita ha fatto sì che l’Inter giocasse male, è stata imbrigliata dal Napoli. Gli avversari hanno un pochino scoperto il gioco casalingo dell’Inter inducendola a giocare con i terzini, che sono quelli meno tecnici. Queste sono per me le cause che hanno portato alla sconfitta in Coppa Italia. Nel secondo tempo di ieri si è visto qualcosa in più del primo, come successo anche con il Milan. Poi ieri Antonio Conte ha fatto il Roberto Mancini e il José Mourinho mettendo tutti al’attacco. In casa è diventata dura contro squadre chiuse come il Napoli di ieri sera».
TIMIDO – Christian Eriksen è partito ancora una volta dalla panchina. Per Longhi ci vuole ancora tempo: «È molto lontano dalla forma migliore, diciamo che il colpo del mercato dovrebbe essere quello che ti svolta la partita. Mi ricorda le prime partite di Romelu Lukaku, nelle quali sembrava un oggetto estraneo al nostro calcio. Poi lo hanno sistemato, anche fisicamente ed è venuto fuori. Per ora la potenzialità di Eriksen non si è vista, è chiaro che nel calcio di oggi devi fare le due fasi, è ancora timidino. Io penso che sia questione di una o due settimane. Le parole di Conte sulla rosa del Napoli (vedi articolo)? Non sono dette per evidenziare implicitamente le qualità della sua squadra, sono dette sul serio, sono convinti che il Napoli abbia una rosa superiore».