Gravina: “Scudetto 2006? Spero in stretta di mano. Sugli stadi chiusi…”
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato una lunga intervista alla “Gazzetta dello Sport”, in cui ha parlato dei buu razzisti e del ricorso fatto dalla Juventus sullo Scudetto del 2006
PROCEDURA – «È innanzitutto un problema culturale, su cui dobbiamo lavorare tutti insieme, associazioni sportive e istituzioni del Paese, sensibilizzando le famiglie e le scuole. La prevenzione è fondamentale, noi nel nostro piccolo ci stiamo avvicinando all’Europeo Under 21 con un ciclo di lezioni di educazione sportiva nelle classi. Sulla repressione del fenomeno, rispetto le idee del ministro Salvini, ma la Figc deve seguire le indicazioni di Fifa e Uefa. Nel prossimo Consiglio federale di fine mese, semplificheremo l’iter di sospensione delle gare previsto dall’articolo 62 delle Noif: contestualmente all’annuncio dello speaker, il gioco verrà temporaneamente sospeso e le squadre si raduneranno al centro del campo. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell’ordine pubblico deciderà se sospendereoriprendere la gara».
PUNIZIONI – «Io credo che le responsabilità debbano essere personali, altrimenti diventiamo prigionieri di pochi delinquenti. La responsabilità oggettiva delle società è un caposaldo del codice di giustizia, ma riflettiamo se non il sia caso di attenuarla aggiungendo delle esimenti. Se il resto dello stadio, ad esempio, sovrasta i buu con segni di disapprovazione, ne dovremo tenere conto».
CALCIOPOLI – «Stupito dal ricorso di Agnelli sullo Scudetto 2006? No, mi era stato preannunciato da Andrea Agnelli, con cui mi auguro si arrivi presto ad una stretta di mano che chiuda la vicenda, anche alla luce delle sentenze già emesse».
Fonte: La Gazzetta dello Sport – Alessandro Catapano, Marco Iaria.