Criscitiello: «Inter, incertezze sul futuro. Azionariato popolare? Ridicolo»
Criscitiello è intervenuto nel corso di “SI Cafè” e ha analizzato la situazione del mercato in uscita dell’Inter. Il Direttore di Sportitalia non ha risparmiato una critica anche all’operato di Suning e all’idea dell’azionariato popolare.
INCERTEZZA – L’Inter sta affrontando uno dei mercati più complessi della sua storia, soprattutto per quanto riguarda le uscite necessarie per sistemare il bilancio. Michele Criscitiello, dagli studi di Sportitalia, ha rilasciato queste dichiarazioni sulla situazione: «La trattativa Achraf Hakimi è indirizzata, dovrebbe passare al Paris Saint-Germain per 72 milioni più bonus tra domani e sabato. Arturo Vidal invece rimarrà all’Inter anche il prossimo anno, nonostante il suo sogno di giocare nel Flamengo. La situazione di Suning influirà sul mercato? In realtà l’ha già fatto: Hakimi sta partendo, Lautaro Martinez è in bilico, Antonio Conte ha detto addio. Il mercato dell’Inter potrà vedere altri affari alla Hakan Calhanoglu, a parametro zero. Ma non arriveranno quei calciatori decisivi che avrebbe voluto Conte. C’è un clima di totale incertezza sul futuro. L’unica certezza in questo mercato è che bisognerà fare cassa».
AZIONARIATO – Poi Criscitiello ha risposto a una domanda relativa all’ipotesi azionariato popolare (vedi approfondimento), esprimendo tutta la sua perplessità sulla vicenda: «L’idea dell’azionariato popolare è ridicola. Un’azienda come l’Inter non può pensare di fare una cosa del genere per cercare di colmare il gap che in questo momento si sta creando con le altre. Il vero problema dell’Inter è che aveva una grande proprietà alle spalle, ma poi si è ritrovata in grande difficoltà proprio in questo periodo. Chiedere dei prestiti con interesse al 15% mette in difficoltà la società, non solo per il presente, ma anche per i piani futuri». Queste le parole piuttosto dure riguardo alla gestione attuale di Suning e all’idea di InterSpac.