Biraghi: “Mi ispiro a Cristian Chivu, grande uomo. Un onore tifare Inter”
Biraghi, nel corso della sua intervista da casa per la campagna #TogetherAsATeam dell’Inter, racconta a quale terzino sinistro della storia nerazzurra si è ispirato. Ecco la seconda parte di quanto raccolto da Inter-News.it durante l’#AskBiraghi odierno
RICORDI – Cristiano Biraghi parla di Christian Chivu, giocatore del passato nerazzurro a cui si ispira. Il terzino nerazzurro si abbandona, inoltre, ai ricordi relativi al suo passato da tifoso dell’Inter: «Giocatore che amo di più della storia dell’Inter? Ronaldo il fenomeno, mi ha fatto emozionare. La mia prima partita? Inter, non ricordo contro quale squadra. Perdevamo 2-1, poi Branca con una doppietta sistemò le cose. Terzino sinistro della storia nerazzurra a cui mi ispiro? Ho vissuto in prima persona il periodo di Cristian Chivu. Io dico lui, è un grande uomo ed una grande persona. Poi c’è stato anche Facchetti, ma ha giocato in un’epoca che non ho vissuto. Il mio primo spogliatoio dei grandi è stato quello dell’Inter di Mourinho. Io ero giovane, ed ero in un altro mondo. Vedevo loro come persone inarrivabili dal punto di vista sportivo. Mi sembrava di essere un bambino al parco giochi».
TRATTATIVA – Biraghi racconta i momenti relativi alla trattativa che lo ha portato dalla Fiorentina all’Inter: «Era una trattativa in piedi da qualche giorno, ci speravo che andasse a buon fine. Quando mi ha chiamato il mister(Conte, ndr) ho capito che era un sogno che si realizzava. È stata una chiamata importante».
ONORE – Infine Biraghi parla dei tifosi nerazzurri: «Tifosi nerazzurri? Penso solo belle cose, prima lo ero anche io. Non posso dire altro, sono di parte. Il popolo nerazzurro è capace di soffrire, ma capace di gioire all’ennesima potenza quando si vince. I tifosi sanno soffrire con te. È un onore tifare l’Inter. Anche io ero tifoso e andavo sempre allo stadio. Ho tanti amici tifosi. Ho sempre seguito l’Inter: ho sofferto e gioito. La mia gioia più grande è stata la finale di Madrid. Ho sofferto per i campionati persi, come la sconfitta con la Lazio all’ultima giornata».