Acerbi domani ascoltato dalla Procura. La domanda vera è una! – TS
Francesco Acerbi e l’Inter hanno avuto nella giornata di ieri il primo contatto. I nerazzurri valutano il da farsi in attesa poi della decisione della Giustizia Sportiva, spiega Tuttosport.
ATTENZIONE MEDIATICA – Nell’incontro di ieri Francesco Acerbi, nel colloquio avuto con l‘Inter e con l’AD Beppe Marotta, ha ribadito che non c’era nessun intento discriminatorio e razzista nelle parole dette a Juan Jesus. L’Inter, che resta contrariata – spiega Tuttosport – ha preso atto della posizione del calciatore. A proposito di ciò il club ha deciso di non fare nessun comunicato nonostante la situazione resti spinosa. Nerazzurri rimasti stizziti dalle troppe parole pronunciate da Acerbi e da Pastorello nella giornata di lunedì. La paura è quella di farsi un autogol planetario visto anche il nome del club: Internazionale. E le tante battaglie del club legate al razzismo. Da Inter Campus, idea di Massimo Moratti e premiata più volte dall’Onu all’ultima idea di Steven Zhang di trasformare i “Buu” razzisti in “Brothers Universally United”.
DENUNCIA – A completare la frittata fatta dopo la denuncia di Juan Jesus sui social, ci sono le immagini – spiega Tuttosport – in cui Acerbi è intento a indicare Marcus Thuram, come per dire: “non sono razzista, gioco con lui”, spiega il giornale. In molti poi si chiedono perché, se non è uscita la parola “negro” all’avversario, Acerbi abbia chiesto scusa davanti all’arbitro.
RISCHIO – Acerbi nella giornata di domani sarà ascoltato dal procuratore Chiné che acquisirà tutte le immagini e ascolterà i protagonisti oltre che i testimoni. Se fosse confermato l’insulto e la matrice razzista, l’interista rischierebbe almeno 10 giornate di squalifica in base al comma 2 dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva sui “Comportamenti discriminatori”. La sua stagione, quindi, sarebbe già finita qui a meno che l’avvocato Capellini non riesca a far accogliere qualche attenuante.