Liverpool-Inter, occhio: vincere semplicemente stavolta non servirà a niente
Liverpool-Inter è la partita-verità della stagione nerazzurra in campo internazionale. C’è chi aspetta una prova di maturità dalla squadra di Inzaghi, ma in realtà l’unica cosa che conta è il risultato più rotondo possibile. Guai a far passare l’idea che si possa uscire a testa alta vincendo (di misura). L’unica maturità richiesta è capire subito che finale di stagione scrivere
RISULTATO OBBLIGATO – I prossimi 90′ più recupero di Liverpool-Inter, con la possibilità di extra time per i tempi supplementari ed eventualmente la lotteria dei rigori, decreteranno il finale di stagione nerazzurro. Partire dallo 0-2 dell’andata significa che il Liverpool ha tre risultati a disposizione e l’Inter solo uno. Che non è semplicemente la vittoria. In caso di vittoria di misura (0-1, 1-2, 2-3 et similia, ndr), a gioire saranno gli inglesi. Idem in caso di pareggio e ovviamente di sconfitta nerazzurra. L’Inter di Simone Inzaghi per festeggiare può solo stravincere. Almeno due gol di distacco per andare ai supplementari o addirittura tre per passare il turno senza extra time. Utopia? Forse sì ma non c’è alternativa. Ed è bene saperlo prima di scendere in campo.
Liverpool-Inter a testa bassa, possibilmente
SENZA TESTA ALTA – Non è una questione di romanticismo o altro. Il risultato di Liverpool-Inter avrà un solo epilogo. Permetterà all’Inter di continuare l’avventura internazionale in UEFA Champions League oppure la costringerà a dedicarsi fin da subito solo alle competizioni nazionali. Battere il Liverpool senza qualificarsi ai quarti di finale non servirà assolutamente a nulla. Nemmeno per il morale. Così come perdere, di misura o malamente. L’Inter si trova a Liverpool per tentare l’impresa, sapendo di essere sfavorita contro la corazzata di casa. Il risultato sul tabellino non avrà peso né valore al di là del suo epilogo. Uscire a testa alta non deve essere un obiettivo per l’Inter di Inzaghi a Liverpool. Uscire – per pensare subito alla Serie A e alla Coppa Italia da vincere nei prossimi due mesi e mezzo – non deve essere una vergogna, a prescindere dal risultato. In Europa bisogna accettare qualsiasi epilogo, senza fare drammi o feste. Ad Anfield non si gioca per difendere lo 0-1. Piuttosto ben venga un netto 4-0, sia chiaro.