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Inter tranquilla sul mercato: nessun casting sulle fasce, soliti piani legati al cash

L’Inter sembra ferma sul mercato ma in realtà è più attiva che mai. Solo che Marotta e Ausilio si stanno dedicando ad altro di più urgente. La parte più complicata della campagna di rafforzamento: la cessione degli esuberi per poi avere margini di manovra in entrata. L’arrivo dell’esterno destro post-Hakimi è legato alle possibili occasioni che il mercato offrirà in vista dell’immediata ripartenza generale. Sperando di non dover arrivare a fine agosto

TEMPO A FAVORE – L’addio di Achraf Hakimi è stato ormai metabolizzato in casa nerazzurra. Anzi, oggi i pensieri sono tutti del Paris Saint-Germain, che potrà godersi le prestazioni dell’esterno marocchino fino a nuovo ordine (vedi articolo). L’Inter, invece, temporeggia. Ed è la strategia migliore possibile in un mercato povero di idee… e soldi. Nelle ultime ore sono aumentati i nomi degli esterni accostati alla maglia nerazzurra. Tanto a destra quanto a sinistra. La realtà è leggermente diversa. L’Inter oggi sta lavorando solo in uscita, perché il numero di esuberi è eccessivo e va tagliato prima possibile (vedi focus). Promemoria: il monte ingaggi va abbattuto, non aumentato. Si ragiona con questo credo.

PRIORITÀ NOTE – Risolto il problema esuberi, si affronterà il tema più delicato. Quello legato ai contratti da rinnovare e/o risolvere. L’argomento riguarda sia la coppia croata – Marcelo Brozovic e Ivan Perisic sono in scadenza – sia quella cilena, dato che è incerto il futuro di Arturo Vidal e Alexis Sanchez (vedi articolo). Nel discorso entra anche Matias Vecino, che senza rinnovo partirà prima di subito. Per intenderci, Lautaro Martinez (scadenza 2023, ndr) al momento è un pensiero secondario. Non c’è tempo, ora, per pensare ad altri investimenti onerosi. E l’AD Sport Beppe Marotta l’ha spiegato benissimo nei giorni scorsi. Il compito del DS Piero Ausilio è quello di trovare il miglior esterno destro sul mercato in rapporto qualità/prezzo. Un’impresa che necessita di fiducia e soprattutto tempo, senza dimenticare l’argomento liquidità. Senza cash non si fanno (buoni) affari. E l’Inter non può permettersi questo passo falso dopo l’addio di Hakimi.

Profili in linea con la nuova linea Inter

PIANO A – Il tema quinto destro post-Hakimi a livello temporale interessa più a Simone Inzaghi che alla dirigenza. Il neo allenatore, in vista della tournée americana, preferirebbe avere la rosa al completo, dovendo già rinunciare ai tre nazionali impegnati in finale di Copa America 2021 ed Euro 2020. Ma l’Inter non può avere fretta e per il momento Matteo Darmian va considerato titolare in quel ruolo. L’idea è quella di regalarsi un esterno destro senza esborso nell’immediato, quindi un profilo che può approdare a Milano in prestito con diritto di riscatto. Questo è il piano A, senza dover stravolgere la rosa. E per questo motivo bisogna aspettare che eventuali esuberi dei top club esteri vengano proposti attraverso questa formula. Semplice.

PIANI B E C – Ovviamente c’è anche il piano B, che prevede un esborso minimo considerato in linea con i piani aziendali, quindi una spesa sostenibile solo in caso di budget extra che arriverebbe da una o più cessioni al momento non preventivate. In questo caso il profilo ideale verrà trattato con club che sul mercato non possono fare la voce grossa. Il piano C, invece, è quello interno: se non si riuscisse a piazzare Valentino Lazaro – attualmente infortunato e in vacanza -, Inzaghi dovrebbe provare a recuperarlo. Ma al momento questo scenario è quello più lontano. Anche perché l’eventuale cessione di Lazaro andrebbe ad aumentare il “tesoretto” utile da reinvestire a destra oppure a creare i presupposti per uno scambio.

PALETTI – L’Inter non sta facendo casting sul mercato, l’erede di Hakimi arriverà appena riuscirà a far quadrare tutti i conti. Sparare nomi nel mucchio è inutile. Di certo ci sono un paio di preferenze e un paio di “paracaduti” utili fino al 31 agosto. Nel frattempo possono essere depennati dalla lista tutti i calciatori che, a causa del costo del cartellino e dell’ingaggio elevato, sono considerati fuori budget dall’Inter. La fine delle competizioni internazionali permetterà di accelerare anche sul mercato. Il tempo è amico dell’Inter, che non ha intenzione di impegnarsi in spese frettolose. Ed è giusto così: Hakimi non si sostituisce in maniera banale e superficiale.

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