Inter, Sensi resta ai margini delle rotazioni: Conte ha perso le speranze?
Antonio Conte sta impiegando Sensi col contagocce per due motivi: il buon momento di forma di Vidal e Barella, ma anche a causa delle precarie condizioni fisiche dell’ex Sassuolo. Tornerà mai quello di un tempo? Anche il tecnico sta cominciando a perdere speranze e pazienza
OMBRA – Stefano Sensi è diventato un rebus irrisolvibile per l’Inter. Un anno fa, il calvario dell’ex Sassuolo pareva non avere fine, mentre oggi sembra giunto in una fase di stallo: teoricamente a disposizione, ma Antonio Conte ha più volte espresso dubbi sulla sua condizione fisica, a cominciare dalla gara di Coppa Italia con la Fiorentina. L’obiettivo è ovviamente quello di riaccompagnare Sensi verso un recupero totale, ma l’ex Sassuolo non gioca una gara da titolare dal 30 settembre scorso (Benevento-Inter 2-5). Da quella partita in poi, solo sparute apparizioni, le ultime proprio contro Benevento e Udinese, in serie A, per una manciata di minuti. Ma i tifosi hanno ancora negli occhi il luccicante mese di settembre del 2019, che aveva restituito un’apparizione mariana sul prato di San Siro (e al Camp Nou). L’Inter pareva aver trovato un calciatore unico, ma un anno e mezzo dopo Sensi è l’ombra di sé stesso. E persino Antonio Conte sembra aver perso le speranze. In questo ciclo di partite, decisivo per le ambizioni nerazzurre in campionato e in Coppa Italia, il tecnico non lo considera parte decisiva delle rotazioni: contro la Fiorentina, Sensi difficilmente troverà spazio, idem per la sfida di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus. Il tecnico ha deposto le armi, e su Sensi ha cominciato a depositarsi una polvera di pericolosa indifferenza.