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Conte resta, e con lui il dilemma Eriksen: che modulo per l’Inter del futuro?

La permanenza di Conte sulla panchina dell’Inter porta con sè il dibattito su Eriksen. Il danese non ha ancora trovato il suo posto in squadra: cosa succederà?

RIPARTENZA E VECCHIA DOMANDA – Antonio Conte alla fine ha deciso di proseguire il suo rapporto con l’Inter. L’incontro di ieri con la dirigenza ha prodotto un risultato certificato dal comunicato della società, che ha stupito molti. Forse tutti. Un punto di partenza importante, come direbbe lo stesso tecnico, per il futuro nerazzurro. Che però fa tornare d’attualità un dibattito acceso negli ultimi mesi: che modulo avrà l’Inter?

DUE MODULI – Il dilemma ha un nome e un cognome, quello di Christian Eriksen. Il danese arrivato a gennaio ancora oggi è un oggetto misterioso. Conte con lui ha passato diverse fasi, ma alla fine il risultato è che il numero 24 non ha ancora trovato il suo posto nel disegno tattico. E rispetto alle stagioni canoniche in questa non ci sarà il classico ritiro estivo con amichevoli varie a favorirne un inserimento più soft. Eriksen, fin dal suo arrivo o quasi, ha portato il dibattito sul modulo dell’Inter. Molti non lo vedono nel 3-5-2 e le scelte di Conte sembrano confermare questa tesi. Il tecnico lo ha provato da interno a inizio 2020, non rimanendo soddisfatto. E anche a fine stagione, da Atalanta-Inter in poi, quando è tornato al suo modulo di riferimento il danese è sempre partito in panchina. Alternativa di lusso, ma solo quello. In mezzo c’è stata la fase del 3-4-1-2, il nuovo modulo partorito dalla pausa forzata del lockdown. Studiato apposta per esaltare il numero 24, sfruttarne le qualità e non impegnarlo troppo in fase difensiva. I risultati però sono stati interlocutori, tanto che Conte dopo qualche prova ha stabilmente preferito Borja Valero dietro le punte. Cioè uno che trequartista non è stato mai. Va quindi chiarito un punto: modulo o meno serve in primo luogo che il numero 24 dia una svolta alla sua carriera nerazzurra. Dando i giusti segnali non solo all’allenatore, ma a tutto l’ambiente.

CHE FUTURO? – Tornando al modulo, come sarà quindi l’Inter nella prossima stagione? Escludendo l’ipotesi di cedere Eriksen, il giocatore deve avere un posto nella squadra. Anche centrale. Lo richiede il suo profilo, la sua qualità e anche il suo stipendio. Che è il più alto in rosa. La finale di Europa League ha detto che all’Inter servono dei nuovi titolari, che aumentino il tasso qualitativo. Ed Eriksen è indubbiamente uno di questi, già in rosa. Ma in che modulo? Il 3-4-1-2 è stato abbandonato anche perché aveva evidenti problemi di equilibrio, ma le prove non saranno buttate. Servirà il mercato per stabilire il modulo della prossima Inter? O Conte lavorerà per farlo diventare un interno come piace a lui mantenendo il 3-5-2?

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