Eriksen e l’idoneità sportiva negata in Italia: si lavora su un aggiornamento
Svolta in arrivo per lo sport in Italia. Il COCIS (Comitato Organizzativo Cardiologico per l’Idoneità allo Sport, ndr) sta per varare un cambio al protocollo. I calciatori che hanno un defibrillatore sottocutaneo come Eriksen, quindi, potranno giocare da professionisti in Italia. Le ultime novità dal Corriere dello Sport
CAMBIO – Una svolta in arrivo per il protocollo di idoneità sportiva in Italia. La situazione relativa ad Eriksen, tornato a giocare da professionista in Premier League, dopo il dramma vissuto nel corso di Euro 2020, ha fatto scuola. Il danese, non ottenuta l’idoneità dal CONI, è stato costretto a rescindere il suo contratto con l’Inter per accasarsi al Brentford. Squadra con cui è tornato a giocare e segnare, riguadagnandosi la convocazione con la nazionale danese. Ecco che quindi, anche in Italia, si pensa ad una modifica dello statuto per ottenere l’idoneità sportiva, anche in presenza di un ICD (defibrillatore sottocutaneo, ndr).
MODIFICHE – Nei prossimi mesi, un comitato specializzato studierà delle modifiche per lo statuto. Per la valutazione della possibilità di effettuare attività agonistica, il nuovo approccio degli esperti dovrebbe essere più graduale e ponderato. Verrà valutata, innanzitutto, la natura della patologia invalidante e la sua gravità; al secondo punto, sarà il tipo di sport praticato tra le varie categorie individuate. In sostanza, scrive il quotidiano, in Italia non verrà preclusa l’attività agonistica solo perché si ha un defibrillatore: dipenderà, di volta in volta, da diversi fattori.
Fonte: Corriere dello Sport – Andrea Santoni