Condò: “Inter un solo rimpianto. Barcellona A o B non importa, vi spiego”
L’Inter esce dalla UEFA Champions League dopo la sconfitta di San Siro contro il Barcellona, e la vittoria del Borussia Dortmund contro lo Slavia Praga. I nerazzurri escono a testa alta ma secondo il giornalista Paolo Condò – ospite dagli studi di “Sky Sport” -, con un rimpianto in particolare, ovvero la partita di Dortmund contro il Borussia.
POCHI RICAMBI – L’Inter perde a San Siro contro un Barcellona apparentemente “B”, ma con tanti giovani di talento che hanno dimostrato di potersi giocare una maglia da titolare, mentre i nerazzurri di Antonio Conte sono in piena emergenza, soprattutto a centrocampo. Di questo ha parlato Paolo Condò: «Il Barcellona è una scuola, abbiamo visto già con la Roma che l’Inter aveva avuto delle grandi chance ma dal punto di vista del palleggio aveva faticato. A centrocampo sono sempre questi tre poveracci (riferendosi a Brozovic, Vecino e Borja Valero, ndr). Oggi quando è entrato De Jong la differenza di qualità nel palleggio si è sentita ancora di più. E devo dire che Valentino Lazaro mi ha deluso tantissimo. Dall’altra parte Ansu Fati è un predestinato, questo è il primo gol in Champions League realizzato da un classe 2002. Matìas Vecino, Borja Valero e Marcelo Brozovic a un certo punto non stavano più in piedi, l’Inter rispetto la partita di andata ha cambiato quattro interpreti».
UNICO RIMPIANTO – L’Inter secondo il giornalista ha un solo rimpianto, ovvero quello giocato in Germania contro il Borussia Dortmund: «Il migliore rimpianto per l’Inter è a Dortmund, quella è stata la partita che bisognava portare a casa. Poi questa sera va bene che mancava Messi, ma conosco bene questi talenti del Barcellona che hanno giocato oggi, è la terza volta che da demotivati fanno il risultato e comunque non perdono».