Parma-Inter conferma: Conte non fa calcoli sui diffidati, loro riducono i falli
Parma-Inter di ieri ha confermato quanto detto da Conte in conferenza stampa (vedi articolo): niente calcoli stupidi sui diffidati. Giocano sempre i migliori, salvo infortuni o squalifiche, per continuare la corsa in testa alla classifica. E i dati sui falli dei giocatori a rischio cartellino gli stanno dando ragione.
A RISCHIO – L’Inter, ieri contro il Parma, aveva quattro giocatori in diffida: Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Marcelo Brozovic e Romelu Lukaku. L’unico ammonito al Tardini è stato Matteo Darmian, nessuno di loro ha rischiato un giallo che avrebbe significato saltare Inter-Atalanta di lunedì. In conferenza stampa Antonio Conte, a domanda di Inter-News.it, era stato chiaro: nessun calcolo “stupido”, o si perdono punti. Come fatto da una certa squadra che, un mese fa, era in testa alla classifica e sul 4-0 a favore l’unico diffidato si era fatto “magicamente” ammonire all’86’ per tornare nel derby. La scelta e la filosofia di Conte sta dando ragione a lui, anziché all’ex capolista, e oltre ai risultati la conferma arriva dai dati da inizio 2021 a Parma-Inter.
NESSUN PERICOLO – Barella è in diffida dalla Juventus, 17 gennaio. Da lì in avanti un fallo con l’Udinese, uno col Benevento, due con la Fiorentina, zero con Lazio e Milan, due col Genoa e zero ieri. Bastoni è in diffida dall’Udinese, sei giorni dopo. Poi un fallo a partita con Benevento, Fiorentina, Lazio e Milan, zero col Genoa e due ieri a Parma. Brozovic, addirittura, è entrato in diffida dopo la gara col Verona del 23 dicembre, ossia per tutto il 2021. Nonostante ciò un fallo col Crotone, zero con Sampdoria e Roma, uno con la Juventus, due con l’Udinese, zero con la Fiorentina, uno con la Lazio, zero col Milan e uno a testa con Genoa e Parma. Infine Lukaku, in diffida dopo la Lazio: zero falli nel derby e col Genoa, due ininfluenti ieri in Parma-Inter.
GESTIONE CHIARA – Conte ha chiarito la sua scelta nel prepartita, e ieri in campo ha dato fiducia ai giocatori (vedi articolo). In Parma-Inter hanno giocato tutti e quattro i diffidati, ma non c’è mai stato un momento di rischio cartellino. Questo dà un doppio vantaggio: la squadra si responsabilizza e “impara” a gestire una situazione pericolosa senza perdere in rendimento. E sono spariti i cartellini stupidi, come quelli per proteste. Da qui in avanti, è chiaro, qualche diffidato sarà ammonito, come successo ad Achraf Hakimi nel derby. Ma considerate le alternative (vedi Darmian col Genoa), sperando non ci siano emergenze, sarà possibile gestire qualche squalifica: a patto che sia una alla volta, non due come con Hakimi e Lukaku all’andata con la Juventus in Coppa Italia. E l’esempio di Parma-Inter tornerà utile per il resto del campionato.