Moratti: “Inter prima? Bellissimo! Marotta-Conte? Io presi Lippi. Lautaro Martinez…”
Moratti è intervenuto ai microfoni di “TeleRadioStereo” per parlare dell’Inter prima in classica. L’ex presidente nerazzurro parla anche della Juventus, di Inter-Roma, dello stadio con il Milan e tanti altri argomenti. Di seguito le sue dichiarazioni
PRIMO POSTO – Massimo Moratti parla dell’Inter prima in classifica e del lavoro di Antonio Conte: «Inter prima in classifica? E’ bellissimo. Mi sembra che l’Inter sia in testa proprio con tutto il merito possibile perché gioca con grande sicurezza, è una squadra quadrata che dà speranze di continuità. Merito di Conte? Sono perfettamente d’accordo, mi sembra abbia rivalutato tutti i giocatori dell’Inter e poi sta facendo giocare bene la squadra e quei due attaccanti (Lautaro Martinez e Lukaku, ndr) lì ha messi in condizione di rendere al massimo».
ESPLOSIONE – Impossibile per Moratti non dire la sua su Lautaro Martinez: «In questo momento è formidabile, poi dà impressione di essere in crescita continua. L’anno scorso ha fatto un campionato così così, nessuno poteva pensare a una esplosione del genere».
EX SIMBOLI – Il discorso scivola poi su due ex simboli bianconeri. Moratti non è impressionato: «Beppe Marotta e Conte simboli della Juventus? Anche io ho preso Marcello Lippi, quindi non ero e non sono impressionato da questa cosa. Io credo che questi allenatori e dirigenti siano dei professionisti disposti a cambiare squadra per dimostrare le loro capacità. Di Conte si sapeva che avesse delle grosse capacità, devo dire che sta esprimendo molto di più di quanto si potesse pensare. L’importante è che faccia vincere la squadra».
APPREZZAMENTI – Moratti esprime apprezzamento per due giallorossi in vista di Inter-Roma: «Chi prenderei dalla Roma? Edin Dzeko lo trovo fortissimo, intelligente, bravo, costante, fa gol e passaggi. E’ bravo. Se fosse andato all’Inter? Sarebbe al posto di uno dei due, forse di Romelu Lukaku. Lui comunque rimane, al di là del discorso Inter, un giocatore molto serio e professionale. Poi mi piace Nicolò Zaniolo, un giocatore bravo davvero».
RICORDI PASSATI – E sulle sfide del passato, l’ex patron nerazzurro afferma: «Che partita sarà Inter-Roma? E’ sempre stata una bella partita, nel mio periodo ho vissuto partite di grande sofferenza e quindi immagino che possa essere una partita che rispetta questa tradizione. L’Inter partirà forte con questo ragazzo davanti di velocità spaventosa. Paulo Fonseca è sorprendente. Sarà interessante».
CONSIGLIO – Poi un consiglio spassionato: «Cosa deve fare l’Inter per rimanere prima? Deve continuare a pensarla come la pensa adesso, cioè di guardare partita per partita e non fidarsi della classifica ma solo dei propri mezzi. L’Inter ha fuori giocatori che sembravano i più forti quest’anno: Stefano Sensi, Nicolò Barella e Alexis Sanchez. Con un ritorno di questi qui, potrebbe avere i cambi giusti al momento giusto».
FAME DIVERSA – E sul testa a testa con la Juventus, Moratti ha un’idea precisa: «L’Inter credo che con Conte, con questa ambizione possa reggere abbastanza. Della Juventus posso dire che non è facile per Maurizio Sarri tenere la stessa motivazione, dopo 8 scudetti onestamente è difficilissimo. Devo dire anche che la Juventus ha grandi giocatori ed è istintiva la predisposizione alla vittoria. Sarri mi piace. Cosa è successo alla Serie A negli ultimi anni? Prima di tutto è merito della Juventus, ha comprato giocatori importanti e ha fatto qualcosa di extra con Cristiano Ronaldo. Un colpo internazionale. Contemporaneamente c’è stata una crisi delle squadre milanesi, le altre saranno bravissime ma la continuità della Juventus manca».
DISASTROSO – Una considerazione sul VAR: «Emotivamente devo dire che è un disastro. Taglia a metà una gioia o una paura. Le emozioni arrivano in differita, devi saltare due volte per la stessa cosa. Non lo avessero inventato sarebbe meglio, ma una volta inventato non lo togli più».
STADIO – Per chiudere, una battuta sul discorso del nuovo stadio: «Stadio? Insomma, vista da un Moratti sentimentale è chiaro che io sia per San Siro. Anche perché per conto mio è uno stadio che rimesso a posto può andare bene. Mi dicono che con uno stadio di proprietà i ricavi aumentano, ma anche i costi per realizzarlo. Se farei uno stadio con il Milan? Io dico che una volta che fai lo stadio, lo devi fare solo per te».