Lautaro Martinez, Thuram e Dumfries: sfracelli anche in Nazionale!
Il trio dell’Inter, Lautaro Martinez, Thuram e Dumfries, ha iniziato la stagione in modo pazzesco. Protagonisti anche nelle loro Nazionali
BOOM − Dall’Internazionale agli Inter-Nazionali il passo è breve: effettivamente cambia soltanto una vocale. Lo sanno bene tre protagonisti del mondo nerazzurro: Lautaro Martinez, Marcus Thuram e Denzel Dumfries. Avvio di stagione dirompente per il trittico tutto tecnico e velocità della banda di Simone Inzaghi, che insieme ha collezionato nelle prime tre partite di campionato sette gol (5 il Toro e uno a testa il francese e l’olandese) e due assist (uno a testa per Marcus e Denzel).
IN NAZIONALE − Tutti e tre si sono ripetuti con le rispettive selezioni. Lautaro Martinez, nonostante la mancanza del gol, ha colpito un palo con l’Argentina e si è procurato il fallo da cui è nata poi la super punizione calciata da Leo Messi. Prima volta con la Francia, invece, per Thuram. Il figlio d’arte, entrato al posto dell’acciaccato Olivier Giroud, ha concluso una settimana da cineteca dopo la grande prestazione condita da gol e assist con la maglia della Beneamata domenica contro la Fiorentina. Infine, la macchina da assist Dumfries, che in una serata ha messo ben tre volte l’Olanda davanti la porta. Insomma, ci sono stati inizi di stagione peggiori…
CONTA LA TESTA − A gongolare da Milano c’è Simone Inzaghi. Il tecnico interista, tra scongiuri e buone speranze, assiste con curiosità alle performance dei 17 nerazzurri partiti per la sosta. L’obiettivo è quello di arrivare settimana prossima a Milano con il morale altissimo. Il Derby non è una partita come le altre. La testa e il morale contano, a volte, anche più dello status fisico. D’altronde, il tecnico interista avrà a disposizione l’intero gruppo solamente a due giorni dalla sfida del Meazza, soprattutto considerando i nazionali d’oltreoceano. Più che fisicamente, il Derby si preparerà di testa. E arrivare a due/tre giorni dalla stracittadina carichi di energie positive sia di squadra che personali non può soltanto che facilitargli il lavoro.