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Correa aspetta e l’Inter spera: i 10 nomi buoni come quarta punta

Correa è sempre più distante dal mondo Inter ma ciò non significa che siano arrivate offerte per “strapparlo” a Inzaghi. La società nerazzurra spera che arrivi una proposta utile per continuare il progetto di rinnovamento generale e in particolare offensivo, avendo già sul taccuino diversi nomi buoni su cui lavorare in sostituzione dell’argentino. Analizziamone alcuni

POKER DA CALARE – L’attacco della nuova Inter di Simone Inzaghi parte da una certezza. E da una novità posticipata di due anni. La certezza è il capitano e numero 10 Lautaro Martinez, l’unica punta sicura del posto nel 3-5-2 inzaghiano. Ed è anche l’asset da tenere maggiormente sotto la lente. Perché sarà la prossima “potenziale” plusvalenza in caso di offerta indecente inoltrata in Viale della Liberazione. La novità è Marcus Thuram, che con il numero 9 sulla schiena promette più gol di quelli previsti. Perché non si tratta di un centravanti puro. Al momento completa il reparto Joaquin Correa, “promosso” a terza punta per mancanza di alternative. Non a caso la quarta punta oggi è Sebastiano Esposito, che al più nell’Inter di oggi potrebbe essere la quinta opzione per allungare la rosa. Inzaghi aspetta un centravanti a giorni e il nome di Gianluca Scamacca (West Ham) va in un’unica direzione. Quella dell’erede di Edin Dzeko, preferito ad Alvaro Morata (Atletico Madrid) per età, ingaggio e prospettiva. Ciò darebbe ancora più forza alla teoria su Thuram jolly. Il classe ’97 francese avrà il triplo compito di duettare con Lautaro Martinez sull’esempio di Dzeko ma senza far rimpiangere Romelu Lukaku e riprendendosi il posto toltogli da Correa due estati fa. Tutto chiaro? Ecco perché la cessione del classe ’94 argentino ex Lazio permetterebbe all’Inter di completare l’attacco con una nuova quarta punta da tenere alle spalle di Lautaro Martinez, Thuram e Scamacca (o chi per lui). Ma su quale attaccante andrà l’Inter in caso di addio di Correa? I profili da considerare adesso sono solo di contorno.

Sanchez guida la lista del post-Correa

OCCASIONI A ZERO – I nomi buoni per il post-Correa sono tanti. Tutti con una caratteristica simile: il costo contenuto dell’operazione globale. Tra cartellino e ingaggio non si deve sforare una certa soglia, che potrebbe essere innalzata solo in caso di risparmio sul nuovo centravanti dopo il fallimento dell’operazione Lukaku-ter. Innanzittutto, la quarta punta deve essere un profilo che sta tranquillamente in panchina e all’occorrenza entra nel finale di partita. Oppure gioca titolare, idealmente al posto di Lautaro Martinez, nelle rotazioni stagionali previste da Inzaghi. Ciò allontana il sogno Paulo Dybala (Roma) ma riavvicina l’ex Alexis Sanchez, che è il primo nome sulla lista. Il classe ’88 cileno Sanchez, essendo svincolato dopo l’esperienza all’Olympique Marsiglia, per una stagione sarebbe la quarta punta ideale per l’Inter di Inzaghi. Il mercato dei parametri zero offre ben poco in questo senso. Basti pensare che un altro profilo simile è quello di Eden Hazard, che da quattro anni è praticamente un ex atleta e potrebbe addirittura ritirarsi ad appena 32 anni dopo il fallimento al Real Madrid. Finché non firma, invece, il nome sempre spendibile resta quello del jolly giapponese Daichi Kamada, che può essere impostato da seconda punta ma l’ex Eintracht Francoforte punta ad altri ruoli. Piuttosto, per l’Inter può tornare di moda il colombiano Alfredo Morelos, che vuole mettersi alla prova in un campionato più competitivo dopo sei anni e 124 gol in Scozia con la maglia dei Rangers di Glasgow. Lo slot per il tesseramento di un calciatore extracomunitario è ancora libero. E l’operazione Morelos-Inter a zero verrebbe condotta dalla stessa agenzia di Lautaro Martinez…

Inter molto attenta in Serie A (e in Serie B)

ALTRI NOMI SPENDIBILI – Tra le suggestioni, rientrando sul target italiano, non è da escludere un ritorno di fiamma per Lorenzo Insigne (Toronto), che tornerebbe volentieri in Serie A dopo l’esperienza in MLS. Operazione fattibile solo in prestito e lavorando sull’ingaggio al ribasso. Più complicato riportare a casa l’ex Wilfried Gnonto (Leeds), che ha un costo di mercato elevato e al momento vuole solo giocare per crescere ancora. In Serie A, più precisamente in casa Udinese, l’identikit perfetto come quarta punta è quello del funambolo Gerard Deulofeu, di rientro dall’infortunio, anziché quello di Beto, più costoso e limitato nel ruolo. Gli ottimi rapporti con la società friulana, anche in virtù dell’operazione che coinvolge Lazar Samardzic e Giovanni Fabbian, potrebbero favorire nuove discussioni da sviluppare in seguito. Andando alla ricerca di attaccanti più strutturati fisicamente, quindi punte ibride sulla scia di Correa, il cerchio si restringe ai soliti nomi. In cima alla lista M’Bala Nzola (Spezia), che non ha intenzione di giocare in Serie B quest’anno. Sul classe ’96 angolano anche l’Atalanta, che potrebbe liberarsi di un altro attaccante e l’Inter, visti gli ottimi rapporti con la Dea bergamasca, osserva interessata. Anche se il profilo ideale per caratteristiche sarebbe l’incedibile Ademola Lookman, i nomi buoni per l’Inter sono i classe ’91 colombiani Duvan Zapata e soprattutto Luis Muriel, che è in scadenza (come il connazionale). E ha lo stesso agente di Correa… Infine, dando uno sguardo agli ex utili per le liste, solo Federico Bonazzoli (Salernitana) può candidarsi per il ruolo di quarta punta all’Inter oggi. Nome già valutato e per il momento congelato, infatti a breve potrebbe anche trasferirsi altrove.

Inter in cerca di disperata soluzione

(NON) UN ALTRO CORREA – La carrellata di questi nomi, che hanno caratteristiche e storie ben diverse tra loro, ha una logica. La logica è quella di non creare false speranze nei tifosi interisti. Premesso che l’addio di Correa non è così semplice come si vuol far credere, dal momento che non sono ancora arrivate offerte all’Inter, c’è altro su cui ragionare. In primis che il classe ’94 argentino non libererebbe spazio eccessivo nel monte ingaggi dell’Inter. Sempre ammesso che venga evitata la minusvalenza e/o che l’uscita non sia un semplice prestito con ingaggio pagato dall’acquirente. E poi, dettaglio più importante, la quarta punta serve solo a completare il reparto offensivo a disposizione di Inzaghi. Che sia una quarta punta esperta come sinonimo di garanzia oppure una quarta punta giovane come investimento in prospettiva, il discorso non cambia mica. L’eventuale post-Correa non dovrà essere un Correa-bis che fa numero in rosa ma nemmeno un lusso insostenbile a bilancio. Ecco perché le opzioni possono oscillare dagli ex Sanchez e Bonazzoli alle occasioni Morelos e Insigne, passando per l’usato sicuro Muriel e Zapata. O magari Deulofeu più di Kamada, anche se poi probabilmente sarà il modesto Nzola anziché l’ambizioso Gnonto. L’Inter spera di piazzare Correa per completare l’attacco con un innesto più funzionale in base al rinnovato trio di partenza. Ed è più facile che sia low cost e low profile, ovviamente.

Balogun mai legato a Correa per l’Inter

STOP FANTA(MERCATO)SCIENZA – Nelle ultime ore sono diversi i nomi accostati all’Inter per fungere da quarto attaccante a disposizione di Inzaghi. Tutti diversi per caratteristiche e costi, tra l’altro. Ad esempio, chi ipotizza il classe 2001 anglo-americano Folarin Balogun (Arsenal) come obiettivo dell’Inter per il ruolo di quarta punta in sostituzione di Correa va oltre i limiti della fantascienza. Che il profilo di Balogun possa piacere all’Inter non è in discussione, che venga regalato a Inzaghi come quarta opzione per l’attacco fa (sor)ridere. Un profilo simile non può mai essere di contorno. Balogun ha costi da piano A – o comunque da piano B come titolare – e non di certo da quarta punta. Il post-Lukaku nerazzurro parte da Lautaro Martinez e Thuram, il probabile inserimento di Scamacca completa il trio che ruoterà nella formazione titolare e apre il dibattito sull’ultimo profilo: il ruolo ibrido della quarta punta Correa è assolutamente migliorabile oggi. Il miglioramento “sostenibile” per l’Inter passa dallo svincolato Sanchez e compagnia, non dal fin troppo costoso Balogun (che al più sarebbe il grande colpo estivo del calciomercato nerazzurro, facendo retrocedere perfino Thuram nelle gerarchie di Inzaghi…).

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