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Thuram non solo anti-Correa all’Inter: tripla missione con Inzaghi ora

Thuram all’Inter inaugura il mercato dei colpi a parametro zero. L’attaccante francese si aggiunge a un reparto offensivo strutturato in maniera un po’ diversa rispetto alla precedente occasione nerazzurra, poi sfumata per un intoppo. Ed è proprio questa la tripla sfida in arrivo

DUE ANNI DOPO – A volte un infortunio può bloccare un’operazione. Altre volte può sbloccarla. E altre ancora può solo posticiparla. Il caso di Marcus Thuram riguarda tanto il diretto interessato quanto i club coinvolti. E non solo. Perché sullo sfondo c’è anche Joaquin Correa, l’anti-Thuram di Simone Inzaghi “spacciato” per pupillo da non farsi scappare. L’arrivo di Thuram a Milano con quasi due anni di ritardo è un bene per tutti. Per il classe ’97 francese, che strappa il contratto forse della vita dopo essersi ripreso dal brutto infortunio. Ovviamente per l’Inter, che risparmia non poco cash per il suo cartellino, rilevato a parametro zero. E per lo stesso Correa, che si è fatto due stagioni anonime in maglia nerazzurra ma conosce bene il suo status di “invendibile” sul mercato. L’unica parte a non godere del finale è il Borussia Monchengladbach, che perde il suo numero 10 senza incassare nulla. Una volta ripresosi, però, Thuram ha garantito prestazioni e reti in Germania. Addio meno doloroso del previsto, visto che almeno non giocherà in Bundesliga…

I compiti multipli di Thuram in maglia Inter

TRIPLO RUOLO – Il colpo Thuram per l’Inter è da inquadrare. Due anni fa sarebbe arrivato alla corte di Inzaghi come “terza” punta ibrida, profilo opposto a quello del funambolico Alexis Sanchez, a completamento del reparto offensivo rimasto orfano di Romelu Lukaku, volato a Londra. Adesso la situazione cambia un po’ e un “altro” Sanchez serve come jolly. Perché Thuram resta un profilo ibrido che fisicamente può rimpiazzare (momentaneamente?) Lukaku, che punta a tornare a Milano, ma tatticamente e tecnicamente deve risolvere tre problemi. Innanzitutto deve studiare “alla Lukaku” per ottimizzare le prestazioni di Lautaro Martinez come punta di riferimento. E ancora, Thuram deve sostituire numericamente Edin Dzeko, che nel 3-5-2 si è imposto anche come punta di sacrificio ma senza far mancare i gol. Infine, il 26enne francese deve far dimenticare Correa, perché di certo non arriva all’Inter per scalare nelle gerarchie offensive ed essere considerato quarta punta. I movimenti di Lukaku, i gol di Dzeko e la rivincita su Correa: la missione di Thuram è tripla. E in attesa di novità dal mercato, oggi essere l’erede di Dzeko, il vice-Lukaku e/o l’anti-Correa non è la stessa cosa. Benvenuto all’Inter, Marcus!

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