Conte faro dell’Inter: l’empatia di questo gruppo è solo merito suo
Antonio Conte è il leader indiscusso di questa Inter, il condottiero che sta tenendo unito il gruppo nel momento più difficile.
LEADER – Ne parlavamo poco tempo fa, mai come in questo momento Antonio Conte deve fare la differenza, con l’Inter e per l’Inter. Non solo a livello tattico, dove comunque il tecnico sta raccogliendo i frutti di una lunga e lenta semina. I casi più lampanti sono quelli di Christian Eriksen e Ivan Perisic, finalmente protagonisti dopo diversi mesi di rodaggio. Conte deve incidere soprattutto “fuori”, ergendosi a unico condottiero di questa squadra, che ora è più unita che mai al suo allenatore.
PARAFULMINE – Contesi sta issando a faro dell’Inter con proprietà quasi magnetiche, solo verso i giocatori. Evitiamo da subito i paragoni con José Mourinho, docente emerito nel prendere eventuali malumori, tritarli e girarli a proprio favore. Conte sta guidando la squadra, ma soprattutto l’intero ambiente Inter, adottando un low profile. Le uniche concessioni sono gli sfoghi di campo (vedi Udine e Torino), già prontamente risolti con estrema maturità. Ma ad esclusione di questi momenti il tecnico parla rappresentando a pieno titolo la squadra, dimostrando come non mai totale empatia con l’ambiente nerazzurro.
ASSENZE – Ambiente, però, che si limita al gruppo squadra e poco oltre. Perché mai come ora si avverte la distanza della famiglia Zhang e di Suning. Una distanza di cui lo stesso Conte si era già lamentato, soprattutto in termini di protezione mediatica, per tutta la scorsa stagione. E che sembrava essere il casus belli della possibile separazione in estate. E ora, nel momento di maggior distacco storico tra squadra e proprietà, Conte si sta comportando in modo encomiabile, sacrificandosi come principale rappresentante dell’Inter. Perché ora una sola cosa conta, vincere: tutti gli altri discorsi si potranno affrontare solo in un secondo momento. Anche quello sul futuro dell’allenatore.