Paolillo: «San Siro non serve più a nulla. Lo Stato deve finanziare i club»
Ernesto Paolillo, ex Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Inter dal 2006 al 2012, non ha usato mezze misure sulla questione San Siro. Per l’ex dirigente nerazzurro, bisogna demolirlo. Inoltre, fa un monito allo Stato
SAN SIRO − Paolillo non ha dubbi sullo stadio di Inter e Milan: «Un altro grosso problema è la normativa italiana. Lo stadio è considerato oggi semplicemente finalizzato alla partita, come sta accadendo a Milano. Si sta facendo un gran discutere su San Siro quando ormai, a mio avviso, non serve più a nulla e dovrebbe essere demolito. Dovremmo prendere esempio dagli inglesi che hanno buttato giù Wembley perché ormai inutilizzabile. Si parla solo di stadio sì o stadio no, senza però entrare nel merito di come l’impianto possa diventare un punto di aggregazione, di cultura e di socialità. Parlo di concerti, dei grandi tour europei che in Italia non vengono perché non ci sono impianti adatti e perché preparare un evento musicale a San Siro o all’Olimpico è molto difficile».
AIUTI − Per Paolillo, una soluzione dovrebbe arrivare dallo Stato: «Un altro problema è a livello nazionale, perché lo Stato non finanzia i club per costruire gli stadi. La Turchia ha compreso questo discorso già 10 anni fa facendo dei prestiti a tasso convenzionato ai club, perché lì hanno colto l’importanza di costruire nuovi impianti, non solo per giocare le partite ma per creare socialità e cultura. Queste problematiche poi si rispecchiano inevitabilmente sullo spettacolo, sul prodotto che si vende. Giocare una partita in uno stadio nuovo, all’avanguardia, sarà sempre più appetibile di una che si gioca in un impianto vecchio e con infrastrutture desuete, che non forniscono i servizi necessari ad aumentare le emozioni che si vendono».
Fonte: ilbollettino.eu − Massimiliano Guerra