Longhi: «L’Inter costretta a cedere per sopravvivere. Lukaku arma in più»
Longhi affronta il discorso cessioni, purtroppo quasi obbligatorie per l’Inter per cercare di mantenere un bilancio sano. Il giornalista, a Radio Sportiva, si concentra poi su Lukaku che a detta sua sarà l’arma in più nel nuovo anno.
SOPRAVVIVENZA – Ecco le parole di Bruno Longhi sulla situazione dell’Inter, costretta a cedere per sopravvivere ma al contempo con l’obiettivo di mantenere competitiva la squadra: «Lo scorso anno si parlava di Milan Skriniar e ora non si è capita com’è la situazione. se andasse via a parametro zero, l’Inter farebbe una grande minusvalenza. Ora si parla di Denzel Dumfries, perché è un giocatore che ha fatto bene all’inizio del Mondiale e quindi i riflettori sono puntati su di te. Situazione non di oggi. L’Inter deve convivere con questa situazione. All’Inter pensano che il prezzo di vendita si aggira attorno al miliardo e duecento milioni. Sono tutti calcoli che si fanno e ipotesi che si lanciano. I giocatori cedibili sono quelli che vengono richiesti. Devi vendere quelli appetiti da altri club, ovvero quelli forti».
ARMA IN PIÙ – Longhi si concentra poi su Romelu Lukaku, in gol ieri in Reggina-Inter (vedi highlights), e su come potrà rendersi utile nel nuovo anno: «Il motivo per cui Lukaku non è stato messo in campo prima è relativo alla condizione fisica. I medici sanno che se lo mettono in campo ci si assumono dei grandi rischi. Fosse stato Brahim Diaz del Milan sarebbe stato molto più semplice. Lukaku dovrebbe essere l’arma in più rispetto al periodo pre-Mondiale».