Graziani: “Conte, sei straordinario! Inter, Lautaro Martinez mi entusiasma”
Francesco Graziani, ex centravanti del Torino e opinionista, ospite negli studi di “Sport Mediaset XXL”, ha parlato del duello al vertice della Serie A tra Inter e Juventus. Focus sul grande lavoro di Antonio Conte e sulla coppia del gol Lautaro Martinez-Lukaku.
CONDOTTIERO – Nessun allenatore prima di Antonio Conte aveva mandato in gol l’Inter per tutte le prime tredici giornate di campionato. Francesco “Ciccio” Graziani ha voluto fare i complimenti al tecnico leccese negli studi di “Sport Mediaset XXL”: «Conte dice di non guardare chi è davanti (la Juventus, ndr). Antonio tu stai facendo qualcosa di straordinario! Non ci aspettavamo un’Inter così determinata. È riuscita ad adattarsi perfettamente al terreno di gioco di ieri. Il Torino ha fatto una gran fatica e ha preso due gol su tre a dir poco imbarazzanti. Sulla rete di Lautaro Martinez i tre difensori erano a prendere il caffè».
GEMELLI, ANZI NO, CUGINI! – Lautaro Martinez e Romelu Lukaku hanno messo a segno 16 gol in due in campionato. Meglio di loro, soltanto Ciro Immobile–Joaquin Correa, Robert Lewandowski–Serge Gnabry (Bayern Monaco) con quattro gol totali in più. Moussa Dembélé e Memphis Depay del Lione hanno invece messo a segno gli stessi gol. Ma non chiamateli gemelli del gol: «Chiamiamo i due attaccanti dell’Inter cugini del gol (in riferimento a Graziani-Pulici del Torino 1976, ndr). Lukaku dà forza d’urto e fisicità fondamentali, mentre Lautaro Martinez mi comincia ad entusiasmare, gioca per i compagni. Davanti a Sirigu è stato preciso e non era semplice. Mi ha impressionato anche la solidità dei difensori, con Diego Godin che si sta integrando alla grande. I tre dietro mi sembrano molto più sicuri e tranquilli nell’affrontare l’uno contro uno».
EROE – Focus anche sulla finale di Copa Libertadores, decisa da una doppietta di un epocale Gabigol: «Abbiamo i suoi ricordi con nove presenze con l’Inter ma nessuna da titolare. Ora i nerazzurri si ritrovano col suo cartellino praticamente raddoppiato. Giuseppe Marotta si starà fregando le mani. Credo che se hai i numeri, alla fine vengono fuori. Bisogna considerare il passaggio da un continente all’altro, che può incidere sull’alimentazione e sui metodi di lavoro».