Dalai: “Conte gioca il ruolo del capopopolo, l’Inter col pubblico…”
Michele Dalai, giornalista e scrittore tifoso dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di “Tutti Convocati” in cui ha parlato della comunicazione di Antonio Conte che negli ultimi giorni ha denunciato eccessive pressioni mediatiche intorno all’Inter
LA COMUNICAZIONE – Dalai analizza la comunicazione di Antonio Conte: «Nel calcio ci sono dei ruoli codificati da interpretare con intelligenza o meno. Il sospetto è che dopo una sconfitta umiliante contro il Real Madrid il problema era l’arbitro, dopo una vittoria con il Sassuolo il merito è della squadra e i cattivi sono gli altri che pressano, questo è un modo di comunicare tipico. La storia dell’Inter in quest’ultimo anno e mezzo è polarizzata intorno a una sola persona, ma io non credo a un’Inter maltrattata. Credo che l’Inter si faccia spesso del male da sola e non mi piace questa modalità, non approvo i messaggi di Conte».
IL PUBBLICO – Dalai sostiene che la comunicazione di Conte sarebbe più efficace in un calcio in cui si gioca col pubblico negli spalti: «Si gioca molto su un profilo identitario, sulla teoria del capo popolo, ma in questo momento con gli stadi vuoti è difficile quella leggenda della costruzione del fortino. Ricordo momenti con l’Inter di Mourinho che al 70′ minuto il pubblico faceva la sua parte. Ora quel lavoro è difficile, non hai nessuno che compra la tua teoria, sei da solo. Questa la considero un’attenuante e Conte non lo ha mai detto. Per uno che ha anche un ruolo coreografico è importante avere il pubblico, l’Inter gioca un calcio che probabilmente sarebbe corroborato da un rumore diverso».