Mondo Inter

Boninsegna: «Nato interista. Quando fui ceduto alla Juventus…»

Roberto Boninsegna compie oggi 80 anni e commenta la corsa tra Juventus ed Inter in campionato. L’ex attaccante rilascia un’intervista per Tuttosport dopo il successo nerazzurro col Frosinone.

CAMPIONATO – Roberto Boninsegna commenta: «In questo momento Inter e Juventus sono le due squadre migliori del campionato e meritano la posizione che hanno ottenuto. È una partita bellissima, la classica. Logicamente spero che l’Inter vinca, anche se per me dopo i nerazzurri ci sono i bianconeri. Se una delle due dovesse prevalere sull’altra staccherebbe le altre rivali in classifica, il Milan fa fatica e ha pareggiato l’ultima a Lecce. La coppia d’attacco nerazzurra? Lautaro fa la 2ª punta, Thuram la 1ª punta. È una bella coppia, si compensano bene. Assolutamente no. Però non so perché sia andato via Lukaku dall’Inter. Aveva fatto bene in nerazzurro e sta facendo bene anche alla Roma».

CARRIERA – Boninsegna torna sul suo passato: «Sogni esauditi? Sì, ma ho fatto anche fatica. Inizialmente l’Inter non aveva creduto in me. Dalla mia squadra di parrocchia, andai proprio ai nerazzurri dove vinsi il Viareggio con Mazzola e Facchetti. Poi però inaspettatamente, mentre loro vennero promossi in prima squadra, mi mandarono in Serie B, al Prato e al Potenza. Poi la A col Varese, sempre in prestito. Successivamente ecco la cessione al Cagliari dove restai tre anni. Feci bene, l’Inter si accorse di me e mi riprese dando Domenghini, Gori, Poli e soldi, 250 milioni di lire, ai sardi. Così inizio la mia nuova avventura nerazzurra. Nonostante gli errori che hanno commesso Herrera e i dirigenti di allora che poi mi ripresero a peso d’oro. Ecco, non credo visto poi come andò, che l’Inter fece bene a cedermi. Anche del Cagliari in realtà. Quando andai via i sardi conquistarono lo scudetto. Però la stagione successiva toccò a me e all’Inter esultare per la vittoria del campionato. Io mi laureai anche capocannoniere del torneo, cosa che capitò tre volte con la maglia nerazzurra»

CESSIONE – Dopo la Juventus: «Dopo due Mondiali ecco un’altra cessione inaspettata, la mia ai bianconeri. Inizialmente non volevo andarci, mi sentivo un uomo da Inter, però con la Juventus disputai tre anni bellissimi, conquistando due scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia. Non è che non volessi andarci. Semplicemente ero un giocatore inamovibile nell’Inter. Quando seppi delle intenzioni dei nerazzurri di cedermi ai bianconeri, ci restai male. Accettai perché c’era il vincolo. Fraizzoli (il presidente dei nerazzurri, ndr) mi disse che non c’era più spazio per me. Per fortuna, per come è andata, accettai. Furono tre anni splendidi a Torino. Sono nato interista, spero vinca l’Inter lo Scudetto».

fonte: Tuttosport – Simone Togna

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